Sidecar Smilla, il tour-denuncia che ha visto Paolo Susana (goriziano cinquantenne, da sempre in prima linea in difesa dei diritti degli animali) e Smilla (meticcia di nove anni con un passato da cane abbandonato) attraversare in sella al sidecar “Ronzinante” l’Italia dei canili per sensibilizzare le persone sull’abbandono, il randagismo che ne consegue e la situazione dei rifugi italiani, si è concluso domenica sera a Gorizia di fronte al grande pubblico accorso al Festival Vegetariano.
Arrivati sul sidecar dopo un viaggio di quasi 4 mila chilometri, Paolo e la sua meticcia hanno raccontato – incalzati dalle domande del conduttore radiofonico Massimo Cirri – le realtà incontrate nelle venti tappe del loro viaggio, iniziato a fine luglio: “Abbiamo incontrato tante strutture dove gli animali, grazie all’impegno delle associazioni, riescono a vivere degnamente da un punto di vista logistico e sono molto accuditi dai volontari. La situazione più impegnativa incontrata è quella sarda: bisogna viverla, l’esperienza di entrare in un’area con più di 700 cani, per capire cosa significa; gli sforzi dei volontari qui sono sovrumani e le istituzioni latitano, molto diverso da quello che accade a San Marino, dove le autorità sono molte collaborative. Ecco, se un appello vogliamo lanciare, è che le istituzioni si diano più da fare per sostenere chi si occupa di animali abbandonati”.
Una delle cose che maggiormente ha sorpreso Paolo, è che un po’ dovunque, ad occuparsi di animali abbandonati, salvati o disabili, sono le donne.
Quanto a Smilla, è arrivata a Gorizia molto più riposata del suo umano.
“Si è sempre molto integrata con i cani che abbiamo incontrato. Lei di natura sarebbe dominatrice, ma ha saputo adattarsi e giocare anche dove non poteva esprimere questa sua natura” racconta Paolo, che cova già nel cuore il desiderio di ripartire: “Mi dispiace molto non aver potuto visitare canili nel sud Italia, dove la situazione o ovunque molto difficile, ma conto di farlo il prima possibile, sempre con Smilla e sempre con il Ronzinante”.
Il racconto delle diverse tappe del viaggio Sidecar Smilla è disponibile sul blog sidecarsmilla.blogspot.it e su Facebook (www.facebook.com/sidercarsmilla).