Postò sulla chat scolastica dei genitori due filmati pedopornografici: è stata condannata a un anno e sei mesi di reclusione, pena sospesa, e a una multa di 2.500 euro. E’ la pena inflitta dal giudice Daniele Faleschini Barnaba del Tribunale di Udine di una cittadina ghanese di 46 anni oggi residente nel Regno Unito, riconosciuta colpevole di cessione di pornografia minorile.
Tutto risale al febbraio 2018, quando 12 genitori iscritti alla chat di una classe di una scuola elementare di Udine, frequentata dalla figlia della donna, si videro recapitare quattro filmati, due dei quali dai chiari contenuti pedopornografici. Le indagini confermarono che le immagini provenivano dal cellulare in uso alla 46enne, all’epoca residente nel capoluogo friulano. Il dispositivo fu passato al setaccio e, grazie a un software di recupero, i filmati cancellati furono estratti dalla microsd inserita nello smartphone.
Il difensore della donna, l’avvocato Carla Magrin, aveva chiesto l’assoluzione per mancanza di prove e ha annunciato ricorso in appello. “Il telefono – dice il legale – era intestato al marito e non c’è prova che la mia assistita avesse l’uso esclusivo del dispositivo”, conclude. GUARDA IL SERVIZIO VIDEO