È rilevantissimo il sequestro di prodotti cosmetici eseguito nelle scorse settimane dai militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Gorizia che, a Villesse, nel corso di un posto di controllo attivato nei pressi del casello autostradale, hanno fermato un autoarticolato proveniente dalla Slovenia accertando la presenza, nel rimorchio container, di 180.698 tra rossetti, mascara, ombretti, fondotinta, lucidalabbra, terre, ciprie, matite, smalto per unghie, forbici, pettini, e anche prodotti elettrici per la cura, la bellezza e l’igiene della persona (piastre per capelli, rasoi, lampade UV per unghie, arricciacapelli, scaldacera e asciugacapelli), tutti privi di informazioni, dichiarazioni di conformità e garanzie per la sicurezza.
La merce, realizzata in Cina, importata da un’azienda con sede in Slovenia attraverso il porto di Capodistria, sdoganata a Lubiana e destinata alla sede commerciale di un’impresa di Napoli, sarebbe stata immessa nel mercato nazionale in palese violazione delle normative. Le ultime leggi puniscono con la reclusione da uno a cinque anni e con la multa chiunque produce e pone in commercio prodotti cosmetici che possono essere dannosi per la salute umana. È stato evitato, pertanto, che ignari consumatori utilizzassero articoli per la cura e l’igiene della persona non sicuri per la salute umana perché privi di documentazione informativa sulle caratteristiche qualitative e quantitative, sulle specifiche fisico-chimiche e microbiologiche delle materie prime, sui metodi di fabbricazione, sui dati riguardanti la valutazione di sicurezza e sugli effetti indesiderabili per la salute.
Il sequestro probatorio eseguito dai finanzieri goriziani, convalidato dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Gorizia, Ilaria Iozzi, sarà ora seguito dalle operazioni di distruzione, previo campionamento, dei prodotti cosmetici ed elettrici. L’attività di controllo svolta dalla Guardia di Finanza di Gorizia si pone a tutela non solo dei consumatori, che hanno diritto ad acquistare prodotti sicuri e certificati, ma anche degli importatori comunitari e dei rivenditori che rispettano le regole del mercato concorrendo lealmente.