Una vite resistente a peronospora e oidio, due dei funghi più dannosi per la viticoltura in Italia e in Europa. Il tema è stato approfondito qualche sera fa durante un incontro organizzato dalla Banca di Credito Cooperativo di Manzano e dal Consorzio dei Colli orientali del Friuli nell’Abbazia di Rosazzo.
Protagonista della serata, alla quale hanno partecipato il direttore della BCC Manzano Angelo Zanutto, il vicepresidente della Provincia di Udine Daniele Macorig, il presidente di Coldiretti Fvg Dario Ermacora, il direttore del Consorzio Tutela Vini Colli Orientali Mariano Paladin, il presidente dell’associazione ex dipendenti della Banca Ernesto Zilli, il direttore dell’ispettorato provinciale Agricoltura di Udine Francesco Miniussi, è stato Gabriele Di Gaspero, ricercatore di coltivazioni arboree all’Università di Udine.
Dal 1998 l’ateneo udinese ha intrapreso in collaborazione con l’Istituto di Genomica applicata un programma di miglioramento genetico della vite per la resistenza a peronospora e oidio. Un programma finanziato da Regione, istituti di credito, vivaisti, viticoltori e consorzi di produttori, che come obiettivo ha l’ottenimento di una varietà resistente caratterizzata da un’attitudine alla trasformazione enologica paragonabile a quella dei vitigni internazionalmente riconosciuti.
I metodi utilizzati per questo processo sono l’incrocio e la selezione, senza ricorrere quindi a sistemi Ogm. La selezione, come ha spiegato Di Gaspero, si è giovata del sequenziamento del genoma della vite, portato a termine nel 2007 dall’Istituto di Genomica applicata di Udine assieme a gruppi di ricerca italiani e francesi. Le prime varietà resistenti, molto interessanti dal punto di vista della qualità dei vini ottenuti, sono in osservazione in vigneti di pieno campo in diverse zone pedoclimatiche italiane, e se ne prevede il rilascio al pubblico fra due-tre anni.
«La nostra Banca – ha affermato il direttore Zanutto – è sempre molto attenta alle nuove dinamiche che riguardano il settore vitivinicolo e, non a caso, ha dato il via al progetto Wine&Chair proprio per promuovere e sviluppare i settori tipici del nostro territorio di riferimento, è cioè la viticoltura e la produzione di sedie, nel mondo».
La serata, dal taglio informativo e divulgativo, è stata molto apprezzata anche dal vicepresidente della Provincia Macorig nonché dal presidente di Coldiretti Ermacora: entrambi hanno voluto sottolineare la valenza dell’iniziativa, che ha riscosso un buon successo di pubblico. Presenti anche gli studenti di Enologia dell’Istituto agrario di Cividale accompagnati dal professor Attilio Vuga.
13 febbraio 2013