L’assemblea del Comitato regionale delle Pro Loco, che riunisce 236 associazioni presenti in Friuli Venezia Giulia, si è tenuta a Gemona. Località scelta in quanto la locale Pro Loco festeggia quest’anno 110 anni di attività e perché proprio in questa cittadina fu costituita 30 anni fa l’Associazione regionale stessa.
Nella sua relazione, l’attuale presidente Valter Pezzarini, ha analizzato una fase storica difficile che tocca anche il movimento di volontariato e ha illustrato l’impegno del Comitato nel coordinamento delle attività sul territorio, della formazione dei dirigenti, del processo di uniformità gestionale delle associazioni. Sono diverse, infatti, le vecchie e nuove problematiche.
“Ogni presidente di Pro Loco – ha dichiarato – impiega troppo del suo tempo a compilare una marea di documenti per organizzare anche piccoli eventi. Non è possibile che a ogni occasione ci sia sempre un pezzo di carta da aggiungere e mai un foglio da eliminare. Non è possibile continuare su questa strada, dove ogni ente, ogni funzionario ha la sua interpretazione di norme. Messi in fila, infatti, gli adempimenti burocratici, fiscali, le responsabilità civili e penali, la documentazione obbligatoria imposta da chi fa volontariato fanno davvero paura. Inoltre, a fronte di un calo delle risorse finanziarie, le singole associazioni devono affrontare spese burocratiche e professionali sempre maggiori, sostenendo dei significativi costi che incidono in maniera forte nel bilancio dell’associazione. Faccio, a nome di tutti, un urgente appello agli organi competenti per un tavolo di lavoro finalizzato a creare condizioni per snellire le procedure amministrative”.
Messaggio recepito anche dai numerosi rappresentanti istituzionali presenti all’assemblea, dal presidente della Regione Renzo Tondo, ai vicepresidenti della Provincia di Udine Daniele Macorig e di quella di Gorizia Mara Cernic, ai diversi consiglieri regionali uscenti, ma anche dal rappresentane Anci Renzo Francesconi.
“C’è già qualcuno che ha proposto di incrociare le braccia – ha aggiunto Pezzarini -. Noi non vogliamo arrivare a questo, perché significherebbe distruggere tutto quello che il mondo del volontariato, non solo delle Pro Loco, rappresenta, e non è poco, per la nostra società e per la nostra regione e costituisce un vero presidio sociale per ogni singola comunità”.
All’incontro era presente anche il presidente nazionale Claudio Nardocci, che ha sottolineato la ricchezza del tessuto italiano di questa forma di volontariato, riconosciuto fino ai massimi vertici nazionali ed europei.
“Dobbiamo crescere uniti – ha continuato Pezzarini – crescere vuol dire avere la capacità di cambiare. Dobbiamo elevare la qualità: meno eventi, più qualità e più idee. È bello arrivare in certe realtà dove i giovani sono protagonisti con la loro freschezza, il loro entusiasmo e la loro esuberanza. Non dobbiamo aver alcuna riserva nel coinvolgere le nuove generazioni, che sono portatrici di nuove idee e proposte”.
25 marzo 2013