Ieri, una pattuglia della Polizia Stradale di Pordenone, impegnata in un servizio autostradale, ha notato, verso le 9, lungo la carreggiata sud dell’autostrada A28, nel territorio comunale di Porcia, un ragazzo di circa 20 anni, che procedeva a piedi con uno zaino in spalla. E’ stato prontamente fermato e identificato dagli operatori, ai quali ha detto di voler raggiungere la sua ex fidanzata che abita nella città di Mantova, per riconsegnarle un peluche che ricordava la loro relazione. Aveva pianificato nel dettaglio il percorso da fare per raggiungere Mantova, su un foglio di carta che custodiva tra le mani.
Considerate le motivazioni e i recenti gravi fatti di cronaca che vedono sempre più spesso vittime le donne, gli operatori hanno approfondito il controllo, non tralasciando alcun particolare. I sospetti si sono rivelati fondati: nello zaino, infatti, il ragazzo – oltre al peluche e a dei generi alimentari utili per affrontare il viaggio – aveva un coltello di tipo militare con lama di 17 centimetri e impugnatura con cazzottiera, oltre e due punteruoli in metallo della lunghezza di circa 8 centimetri.
Il ragazzo è stato, quindi, accompagnato negli uffici della Polstrada di Pordenone, dove è stata sequestrata l’arma bianca ed è stato denunciato per porto abusivo di armi o oggetti atti ad offendere.
L’ operato degli agenti è il frutto del percorso di specializzazione iniziato dalla Polizia di Stato già negli anni ’90, fino a diventare, con i propri uffici e servizi, il terminale di tutta quella necessaria e doverosa attività di prevenzione e di contrasto dei reati di violenza di genere.
Il risultato raggiunto testimonia l’importanza dell’attività di prevenzione. Solo attraverso un’elevata specializzazione si possono rilevare e attenzionare adeguatamente tutte quelle condotte che rappresentano dei campanelli d’allarme, che se affrontati tempestivamente permettono di salvare vite umane.