Cultura in lutto per la scomparsa dello scrittore cileno Luis Sepúlveda. Aveva 70 anni e da settimane lottava contro il Coronavirus ricoverato in un ospedale delle Asturie.
Sepùlveda era stato ospite di diversi eventi culturali di rilievo in Friuli Venezia Giulia, da Pordenonelegge (2005 e 2017) al Premio Hemigway (2016), passando per Dedica (2015). Nel 2015 gli era stato conferito il sigillo della città di Pordenone. Proprio nel marzo 2015, lo scrittore sudamericano che da tempo viveva in Spagna, si era ammalato di polmonite ed era stato ricoverato proprio all’ospedale di Pordenone.
Lucho, come veniva affettuosamente chiamato dagli amici, in un messaggio ai fan aveva ringraziato il personale del nosocomio friulano per l’aiuto che ha ricevuto in Friuli: “Amiche e amici, grazie per tutte le dimostrazioni di affetto e preoccupazione. Io sono ancora a Pordenone, sto già molto meglio, grazie alle cure e all’attenzione ricevuta in ospedale a Pordenone da parte di medici, infermieri e altro personale che mi ha trattato in modo meraviglioso. Grazie a tutti. E ora, seguendo le raccomandazioni dei medici, starò a riposo”.
Il 27 febbraio scorso la notizia del suo ricovero per Covid-19 e l’apprensione dei fan nonostante le ‘rassicurazioni’ sulle sue condizioni di salute, definite stazionarie ma in miglioramento, riferite dalla moglie, la poetessa Carmen Yáñez. Purtroppo Sepùlveda non è riuscito a vincere il virus in questa sua ultima, difficile e drammatica battaglia finale.
La notizia della sua scomparsa è stata diffusa dall’Efe che ha citato fonti vicine all’autore cileno.
Il ricordo della Fondazione Pordenonelegge
“Abbiamo il dovere di ricordarci della sua vita – si legge in una nota della Fondazione Pordenonelegge –: esemplare e avventurosa, la vita di un viaggiatore appassionato, che scopriva il mondo a ogni nuova tappa con la curiosità e lo sguardo innocente di un ragazzo. Fondazione Pordenonelegge, a poche ore dalla notizia della sua scomparsa, ricorda lo scrittore cileno Luis Sepúlveda: un uomo sempre dalla parte degli ultimi, capace di combattere per un mondo migliore, per una rivoluzione ecologica, che ci ha lasciato libri che palpitano di senso di giustizia. Oggi lo piangiamo, ma dobbiamo ricordare la sua vita, vissuta pienamente, fino in fondo, con divertimento e grazia. Una vita che si ha incrociato anche il pubblico di pordenonelegge e del Premio Hemingway, lasciando nella memoria di chi ha avuto la fortuna di seguirlo e di incontrarlo il segno di una esperienza unica, arricchente e gioiosa”.
“Ricordo di avergli personalmente consegnato il Premio Hemingway nel 2016 – racconta il sindaco di Lignano Luca Fanotto – e di averlo conosciuto, al di là dell’altissimo valore letterario, come una persona di grande gentilezza e disponibilità. La sua statura umana, d’altra parte, si è riverberata nelle sue opere: ha narrato per noi le vicissitudini dei popoli oppressi, si è schierato per le cause dell’emancipazione e dell’ecologia, a Lignano quattro anni fa ha portato la sua esperienza e ha veicolato la sua sensibilità e attenzione ai temi del disagio sociale. Aspetti sui quali riusciva a catalizzare anche l’attenzione dei giovani e giovanissimi attraverso favole e apologhi legati a questioni che sono oggi centrali, come la sostenibilità e la difesa dell’ambiente“.
La casa editrice Guanda, che ha pubblicato la sua intera opera, dal romanzo d’esordio fino al più recente, ricorda la sua lotta contro la dittatura cilena,le campagne ambientaliste e la difesa della natura.
BIOGRAFIA – Luis Sepúlveda era nato in Cile nel 1949 e viveva in Spagna, nelle Asturie. I suoi libri sono editi in Italia da Guanda: Il vecchio che leggeva romanzi d’amore, Il mondo alla fine del mondo, Un nome da torero, La frontiera scomparsa, Incontro d’amore in un paese in guerra, Diario di un killer sentimentale, Jacaré, Patagonia Express, Le rose di Atacama, Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare, Raccontare, resistere (con Bruno Arpaia), Il generale e il giudice, Una sporca storia, I peggiori racconti dei fratelli Grim (con Mario Delgado Aparaín), Il potere dei sogni, Cronache dal Cono Sud, La lampada di Aladino, L’ombra di quel che eravamo, Ritratto di gruppo con assenza, Ultime notizie dal Sud, Tutti i racconti, Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico, Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza, Ingredienti per una vita di formidabili passioni, Un’idea di felicità (con Carlo Petrini), Trilogia dell’amicizia, L’avventurosa storia dell’uzbeko muto e Storia di un cane che insegnò a un bambino la fedeltà. Tra i numerosi riconoscimenti ottenuti, ricordiamo che Sepúlveda è dottore honoris causa alla Facoltà di Lettere presso l’Università di Urbino, che nel 2014 ha vinto il Premio Chiara alla carriera e nel 2016 il Premio Hemingway per la Letteratura.