Una conversazione in musica con lo scrittore Lino Leggio per l’avvio della rassegna ‘Alfa Beta Night – Conversazioni In Musica’, che si terrà al Liberty Bar di Udine venerdì 30. Condotta da Marco Orioles, presidente dell’Associazione Alfa Beta, e da Mauro Missana, direttore di Radio Onde Furlane, l’intervista sarà intercalata musicalmente da Barbara Errico & the Sliding Blues.
Lino Leggio – anzi, Li noleggio: così si è sempre firmato utilizzando un curioso anagramma degli anni giovanili – ha cominciato a scrivere nel 1999 e adesso, quasi senza accorgersene, è arrivato al dodicesimo libro. Tutte “storie di vita vissuta” – spiega – da ‘La banda delle cataste: I ragazzi del Friuli anni 50’ a ‘Solo’, all’ultimo ‘Il resto a casa‘.
In mezzo, tra l’altro, un trittico dedicato alla Julia e poi, ancora sulla guerra, ‘Cercando Rommel’ e due libri dedicati alle tragedie alpinistiche dell’Eiger, in Svizzera… Ma il lavoro per il quale è maggiormente ricordato è il romanzo autobiografico ‘Lui non è qui!’, in cui racconta come sia capitato in possesso dei Ray Ban di Elvis Presley.
Aveva solo 15 anni Lino quando, con l’amico del cuore Gianpaolo Casaroli, poi prematuramente mancato, andò in Germania dove Presley (“del quale – precisa – ero appassionato senza essere esaltato”) faceva il militare nei carristi Usa. Lo incontrò per caso, gli regalò lo spartito della famosa canzone napoletana ‘Santa Lucia’, che poi ‘The King’ eseguì, unico motivo italiano in carriera. “Ha gradito il dono e mi ha lasciato in cambio i suoi occhiali, che da allora tengo tra la cose più care”.
Figlio di Giovanni, siciliano salito al Nord per il servizio militare, e di Giuseppina, Lino Leggio è nato nel 1944 in piena guerra, a Santa Lucia di Tolmino, paese sull’Isonzo allora Italia. L’anno dopo la famiglia è esule a Udine, dobve il giovane Lino vive una fanciullezza e un’adolescenza non felicissime (“tirato su a pane e miseria”) nel ‘quartiere delle cataste’ vicino allo scalo ferroviario.
Appassionato di sport e anche insegnante sulla Marmolada e a Sappada, superati i 70 anni, continua a scrivere senza ricavare nessun compenso dai suoi libri : tutti gli incassi e i diritti sono andati in beneficenza.