è un progetto unico, e non solo per Udine: una galleria-laboratorio per l’esposizione di opere d’arte acustica, ospitato in un edificio sulle rive della roggia in viale Volontari, invece che in un loft metropolitano come ci si aspetterebbe. Lo ‘Spazioersetti’ è nato dall’idea di Antonio Della Marina e Alessandra Zucchi, coppia nella vita e nella creatività.
L’uno musicista, l’altra architetto, sin dalla fine degli anni ’90 hanno sviluppato l’idea di unire suono e ambiente per creare esperienze ‘multimediali’ in cui l’ambiente stesso è parte dell’installazione “L’idea principale – spiega Antonio Della Marina – era quella di portare il suono nelle gallerie d’arte. Un concetto poco applicato, visto che il suono non ha ancora dignità di oggetto vendibile in sé. Sollecitati proprio da un gallerista udinese, abbiamo trovato uno spazio nostro, al primo piano di uno stabile che ospita la sede della Filarmonica udinese, e coltiviamo un progetto in continuo movimento, che ha sostituito la visione circolare dell’opera d’arte con una rettilinea”.
Allo Spazioersetti arrivano performer da tutto il mondo (fino a domanica 28 c’è Hans-Jürgen Poëtz) per presentare i loro lavori in una sala dotata di impianto audio specializzato e arredata ad hoc. Al centro la ‘dream room’, la stanza dei sogni. “Un progetto mutaforma – continua Della Marina – Uno spazio riempito di luce e suono, ispirato a La Monte Young, uno dei miei ‘maestri’. Un approccio artistico ‘da metropoli’, non c’è dubbio, ma ora in provincia ci sono possibilità che altrove mancano: è il momento giusto per decentralizzare e lo confermano gli ospiti che arrivano da fuori città e regione”. Saranno ancor di più a giugno, quando Spazioersetti promuoverà un grande evento con 12 installazioni in luoghi simbolici di Udine, opera di sound artist non solo locali, frutto della ‘rete’ creata nel tempo.