Ci sono anche preziosi reperti provenienti dal Museo Archeologico Nazionale di Aquileia nella mostra ‘Made in Roma’, dedicata ai marchi di fabbrica e di possesso nell’antica Roma, inaugurata oggi nella Capitale negli spazi dei Mercati di Traiano. “Il collegamento con il patrimonio aquileiese mi ha fatto pensare – è la dichiarazione in proposito di Antonio Zanardi Landi, presidente della Fondazione Aquileia – che sarebbe giusto prevedere anche una tappa in Friuli Venezia Giulia. E l’amicizia con il Sovrintendente capitolino Claudio Parisi l’ha resa possibile”.
Il presidente annuncia che a dicembre ad Aquileia, a Palazzo Meizlik, si inaugurerà ‘Made in Roma and in Aquileia’, che metterà in risalto in particolare i pezzi appartenenti al Museo archeologico di Aquileia. “Il tema della mostra – spiega – è oggi di particolare attualità e interesse. Il marchio, il brand è il grande punto di forza di tantissimi prodotti italiani, ricercati all’estero per la loro qualità, ma anche per il nome, l’immagine, la provenienza. Spero che molti produttori friulani vogliano associarsi e sostenere l’iniziativa della Fondazione Aquileia, perché è chiaro che se l’acciaio, il legno e il vino prodotti in Friuli sono apprezzati in tutto il mondo, questo è dovuto all’abilità dei singoli e all’imbattibile livello della cultura industriale e agricola della nostra regione”.
L’esposizione, promossa da Roma Capitale-Sovrintendenza capitolina ai Beni Culturali, con l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura, aperta fino a novembre prima del trasferimento in Friuli, è interamente dedicata al ‘marchio’, quel complesso sistema di simboli identificativi e di riproduzione di valori ed esperienze che risalgono all’origine dell’uomo e che ha percorso anche la complessa storia economica e sociale dell’antica Roma.
Marchi, loghi, firme e i più diversi simboli di proprietà e appartenenza circondavano la vita di un antico romano non meno di quanto accada oggi per un uomo moderno. Vetri, piatti e lucerne portavano impressi i simboli distintivi dei propri produttori, le derrate alimentari venivano trasportate in botti ed anfore timbrate da impresari e commercianti, così come era in uso il terribile costume di marchiare schiavi o condannati.
Nella società pre-industriale, grazie alla pax romana, si ampliò il sistema produttivo e commerciale – con botteghe, aziende, corporazioni, artigiani, trasporti, strade – e i simboli codificarono le identità e la volontà di appartenere ad un sistema produttivo e culturale comune. “Questa iniziativa – conclude Gabriele Spanghero, sindaco di Aquileia – è un ulteriore importante tassello della promozione di Aquileia e della valorizzazione del suo patrimonio”.