Beppe Severgnini, martedì 9 luglio alle 21:15, presenta il libro ‘Italiani si rimane’ in occasione della rassegna “Una sera d’estate incontrando gli autori” a Roveredo in Piano. Appuntamento in Largo Indri.
Un viaggio ironico, sentimentale e istruttivo: dalla scuola di Montanelli al Corriere della Sera, dal primo articolo per La Provincia di Cremona al New York Times, dai libri alla radio, da Twitter al teatro (entrambi utili, il secondo più moderno). In Italia e in Europa, in America e in Australia, in televisione e sui treni del mondo. In ogni esperienza si nasconde una lezione. Beppe Severgnini prova a capire qual è, e condivide con noi le sue scoperte. Una narrazione intima e sorprendente, una scrittura nuova e appassionata. Italiani si rimane non spiega solo le trasformazioni nei media a cavallo tra due secoli: parla del tempo che passa, del legame con la terra e la famiglia, del piacere di insegnare e veder crescere nuovi talenti. Questo libro arriva vent’anni dopo Italiani si diventa, dove l’autore ripercorreva l’infanzia, l’adolescenza e la prima gioventù. La sua collaudata ironia ora diventa autoironia, l’autobiografia diventa biografia di una generazione.
Serenità, intuizione, occhio prensile: a Beppe Severgnini i dettagli non sfuggono. Le pagine luccicano di leggerezza intelligente. Italiani si rimane è un viaggio dentro il cambiamento: personale, professionale, nazionale. Un racconto utile ai più giovani per progettare e ai meno giovani per ricordare. Un libro che prova una cosa: qualunque lavoro si faccia, e qualsiasi cosa succeda, italiani si rimane.
Severgnini è editorialista e vice-direttore del Corriere della Sera, dov’è arrivato nel 1995. Per il quotidiano di via Solferino ha creato il blog Italians (nel 1998), tiene l’omonima rubrica (dal 2001) e ha diretto il settimanale 7 (dal 2017 al 2019). Dal 2013 è contributing opinion writer per The New York Times. E’ stato corrispondente in Italia per The Economist (1996-2003). È autore di sedici libri, tra cui Inglesi, Un italiano in America e La testa degli italiani, tradotto in quindici lingue. Da La vita è un viaggio, l’autore ha tratto una rappresentazione teatrale, da lui stesso interpretata. Ha ideato e condotto il programma L’erba dei vicini (Rai 3).