Decolla da Udine, nella Chiesa di Sant’Antonio Abate il 21 aprile, il progetto espositivo internazionale ideato e curato dalla Bridge Art And People Ltd di Giuliana Micoli dal titolo ‘Il Ponte dell’Armonia: Genesi e umanesimo nella scultura di Giorgio Eros Morandini e Kyoung Jae Lee’. Il progetto artistico si pone come obiettivo, oltre a quello estetico-culturale, anche quello, istituzionale, di rafforzare l’amicizia tra Italia e Corea e la reciproca conoscenza tra i due popoli.
L’originale iniziativa gode del Patrocinio del Comune di Udine e di quello dell’Ambasciata Italiana a Seoul. La mostra sarà corredata da un elegante catalogo italiano/coreano/inglese. L’evento Il Ponte dell’Armonia, che avrà termine il 20 maggio a Udine, sarà poi replicato a Seoul (Corea del Sud) presso Art-Link Fine Art Gallery, con inaugurazione il 1 settembre 2018 alla quale presenzierà l’Ambasciatore Marco della Seta.
“L’evento artistico – spiega la curatrice del progetto, Giuliana Micoli – nasce dall’incontro con le sculture di Lee in un mio viaggio a Seoul nel marzo del 2017, opere che mi hanno magicamente riportato ad un sentimento di serenità infantile misto alla curiosità per la cultura di questo Paese che conobbi profondamente quando nei primi anni Ottanta scelsi di vivere a Seoul. Queste prime sensazioni iniziavano a formare dentro di me l’idea di Bridge – Il Ponte dell’Armonia. L’incontro con Giorgio Eros Morandini inizia invece con la ‘mia’ cultura, da un dialetto, da nostalgie di casa. Vedo una sua opera e vi trovo i ricordi di un mare familiare. E tutto coincide con memorie di tempi lontani. Poi noto che la pietra perde il suo peso e la sua durezza, come rasi bianchi e neri mossi dal vento e dall’acqua, in quel marmo, così ben “addomesticato” dal talento dell’autore. E così sono tornate le immagini della mia terra. Il valore di questo progetto è per me non solo estetico ma anche etico, con l’augurio che il valore simbolico di questa ‘scelta’ possa essere fonte di ispirazione e di fiducia nel mondo”.
GIORGIO EROS MORANDINI nasce a Udine nel 1959. Fin da ragazzo stabilisce una sorta di magica empatia con la pietra, materia che impara subito a conoscere ed a lavorare. Ha frequentato i corsi di storia dell’arte contemporanea, disegno e ceramica presso la scuola d’arte e mestieri “Giovanni da Udine”. Tra il 1996 e il 1997 sono proficui gli incontri con i maestri: Franco Meneguzzo, Giancarlo Sangregorio, Janez Lenassi, Kengiro Azuma. Sue opere si trovano sia in collezioni pubbliche che private in Europa, Nord America e Giappone. Dal 1993 fa della scultura la sua professione esponendo in numerose mostre in Italia e all’estero. Svolge la sua attività tra il Friuli e la Versilia. Dal 2015 è presente al MuSA – Museo Virtuale della Scultura e dell’Architettura in Pietrasanta.
KYOUNG JAE LEE nasce a Seoul (Corea del Sud) nel 1960. Si laurea nel 1988 in scultura presso la Mok-Won University (corea del Sud). Successivamente affina la tecnica della lavorazione del marmo in Italia presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara dove, nel 1995, consegue il Diploma in Scultura con una tesi su Brancusi. Dal 1994 fino ad oggi espone in numerose personali sia in Italia che nel suo paese di origine, presso musei e gallerie d’arte. E’ presente alle più importanti Fiere per l’arte contemporanea: Ginevra (Svizzera), Seoul (Corea del Sud), Singapore, “Scope” Basel (Svizzera), Busan (Corea del Sud), Bali (Indonesia), Pietrasanta (Italia). Ottiene numerosi riconoscimenti speciali e vari primi premi sia in Italia che in Corea dove gli viene assegnato il Gyeonggi Artists Award.
Gli artisti scultori si sono entrambi perfezionati a Pietrasanta, città d’arte, che con i suoi laboratori del marmo e le sue fonderie ha rappresentato e rappresenta, per i big della scultura contemporanea internazionale, un luogo d’elezione creativa: Moore, Cascella, Pomodoro, Finotti, Kan Yasuda, Nouguchi, Mitoraj, Botero, Vangi e molti altri nomi del jet set della scultura mondiale vi hanno lavorato, lavorano e l’hanno scelta quale buen retiro del comprensorio delle Alpi Apuane da cui i “bianchi marmi di Michelangelo” sono cavati e lavorati.
GIULIANA MICOLI è nata a San Daniele del Friuli e risiede a Londra dal 1992 dove ha lavorato prima nel settore degli investimenti, poi finanziario, contract e design. Costituisce in seguito la Bridge Art And People Ltd con sede a Londra per la promozione di progetti d’arte internazionali. Da sempre interessata ad un’estetica della globalizzazione ed alle varie forme espressive delle diverse culture dei popoli, approda giovanissima, nel 1983 a Tokyo per studio. Sempre per studio nel 1984 si trasferisce a Seoul (Corea del sud) dove consegue diplomi in lingua coreana presso la Seoul National University.
Dal 1987 al 1989 lavora come traduttore e interprete ufficiale presso l’Ambasciata Italiana a Seoul e, presso l’Università del Maryland (Asian Division), si laurea in Relazioni Internazionali. Nel 1989 rientra in Italia ove si laurea in Scienze Politiche presso l’Università degli studi di Trieste. L’esperienza sulle culture a livello internazionale, il contatto tra popoli diversi, il susseguirsi di relazioni nei diversi ambiti diplomatici, finanziari, artistici e del design le consentono di maturare una capacità multimodale di approccio alle diverse estetiche espressive, indirizzandosi, progressivamente, verso il più “primordiale” dei linguaggi estetico-visivi ovvero l’arte della pietra e la lavorazione artistica del marmo. Individua così quel ponte dialettico ed armonico tra i diversi linguaggi espressivi, che conducono la Micoli all’idea-matrice de “Il Ponte dell’Armonia”, primo progetto espositivo a carattere internazionale che vede nella sua città nativa (Udine) e in quella elettiva (Seoul) i due punti di appoggio necessari ad un percorso di “colloquio artistico globale”, con una forte seduzione di memoria e compresenza storica.