“Come disse Indro Montanelli: ‘Chi di voi vorrà fare il giornalista, si ricordi di scegliere il proprio padrone: il lettore’. Sarà infatti il lettore, o come in questo caso il telespettatore, a ripagare con il proprio consenso il lavoro del giornalista, l’impegno e la dedizione di chi vuole fare informazione in modo giusto, onesto e con passione”. Lo afferma l’assessore alle Finanze, Barbara Zilli, che oggi pomeriggio parteciperà alla presentazione del nuovo palinsesto di Telefriuli.
“Dal 1978 Telefriuli è la televisione di riferimento dei friulani – sottolinea Zilli -. Una longevità che conferma sia quanto Montanelli avesse ragione sia la qualità del lavoro che l’emittente e suoi giornalisti hanno fatto in questi anni”.
“Hanno saputo mantenere salde, infatti, le proprie radici non dimenticando la storia e le tradizioni della nostra terra, ma riuscendo nel tempo a innovarsi, cambiando non solo le scenografie ma anche il linguaggio e i contenuti delle trasmissioni, ricordando sempre – aggiunge l’assessore – che con i loro gesti, le loro parole e i loro visi entrano nelle case di tutti noi”.
“I volti di Telefriuli nel tempo sono diventati parte delle famiglie friulane, condividendo sia momenti di spensieratezza che eventi importanti e solenni, tragici e divertenti. È un po’ come se in più di 40 anni – conferma Zilli – questa emittente e i friulani si fossero presi per mano, camminando e crescendo insieme e scoprendo ogni giorno qualcosa di nuovo”.
“Tutto questo però affermando l’importanza di continuare a parlare friulano: la nostra identità passa infatti anche e soprattutto attraverso la nostra lingua. Utilizzare la marilenghe in televisione – ribadisce l’esponente della Giunta – è un modo immediato e pratico per invogliare in particolare i ragazzi e i più giovani a utilizzarla perché rappresenta una grande ricchezza culturale, identitaria e di popolo. Ciò che siamo oggi è espressione della nostra storia”.
“L’evento di questo pomeriggio – conclude Zilli – sarà l’occasione migliore per ringraziare i direttori Alfonso Di Leva e Alessandra Salvatori e i loro collaboratori per l’impegno dispiegato quotidianamente per far crescere ancora questa emittente”.
“Con la sua striscia informativa quotidiana in lingua friulana, Telefriuli fa un servizio ai cittadini e nello stesso tempo rafforza la specialità della nostra regione”. Lo ha detto Piero Mauro Zanin, il presidente del Consiglio regionale, intervenendo in diretta alla trasmissione dedicata alla presentazione del nuovo palinsesto dell’emittente privata, tra le più seguite in Friuli Venezia Giulia.
“La difesa dell’autonomia – ha ribadito il presidente – passa dalla difesa della lingua, ed è fondamentale la scelta di raccontare i fatti del giorno in friulano. Solo così, legandola all’attualità, la lingua può restare viva”. “Assieme ad altri amici – ha proseguito Zanin – mi sto battendo affinché anche il servizio pubblico televisivo faccia informazione in friulano. Per il momento abbiamo portato a casa le prime 30 ore televisive di friulano in Rai, ma di certo Telefriuli è già molto più avanti, e di questo vi ringrazio a nome di tutto il Consiglio regionale”.
L’emittente che ha sede a Tavagnacco infatti – come ha ricordato oggi la sua direttrice, Alessandra Salvatori – con la striscia quotidiana Gnovis dal lunedì al venerdì, le trasmissioni dedicate a bambini e ragazzi e la rubrica religiosa dedica una media di 9-10 ore alla settimana ai programmi in lingua friulana. E di questa scelta di campo si è parlato in trasmissione con numerosi rappresentanti di istituzioni, enti e associazioni che hanno sposato questo progetto editoriale.
Zanin ha voluto ringraziare l’emittente anche per “il grande lavoro svolto nei mesi più duri della pandemia, quando tante persone erano costrette a casa e hanno potuto capire quel che stava succedendo, vedere il mondo reale attraverso lo schermo televisivo. Così avete fatto sentire meno soli i nostri cittadini, svolgendo un servizio pubblico anche se siete un’emittente privata”.
“Sono certo che la nuova stagione – ha concluso il presidente del Consiglio regionale – ripercorrerà i successi di quelle passate perché Telefriuli è fortemente radicata nel territorio, uno strumento di coesione sociale che offre informazione, cultura, svago ed è diventata da molti anni un compagno affidabile per tantissime famiglie”.
“Da oltre quarant’anni Telefriuli, punto di riferimento imprescindibile per le famiglie friulane, racconta la storia della nostra terra, le tradizioni e la cultura del Friuli, senza dimenticare di fare tendenza. Dal 1978 la storia del palinsesto friulano è stata la nostra storia. Sono stati quattro decenni che hanno inciso profondamente trasformando la nostra società e che hanno visto Telefriuli sempre protagonista e all’altezza nell’affrontare i cambiamenti sul modo di guardare e di fare televisione”. Lo evidenzia in una nota il capogruppo della Lega, Mauro Bordin, a margine della presentazione del nuovo palinsesto di Telefriuli, complimentandosi con i direttori Alfonso Di Leva e Alessandra Salvadori e con tutti i giornalisti e collaboratori “per il grande impegno con cui ogni giorno affrontano la sfida di fare informazione e intrattenimento di qualità”.
“Sono stati tanti i momenti trascorsi in compagnia di Telefriuli da cittadino, sindaco e ora anche da consigliere regionale. Resta memorabile per la comunità di Palazzolo dello Stella – ricorda Bordin – l’inaugurazione del Centro civico raccontata da Daniele Paroni nella trasmissione Il Campanile della Domenica”.
“Ringrazio Telefriuli – prosegue il leghista – anche per avermi dato l’opportunità in questi anni di raccontare il mio impegno da consigliere regionale e il lavoro della Giunta Fedriga nelle varie trasmissione curate dai giornalisti Enzo Cataruzzi, Davide Vicedomini, Alessandra Salvadori e Daniele Micheluz”.
“Il palinsesto – sottolinea – è inoltre uno degli strumenti principali per la salvaguardia e la valorizzazione della lingua friulana, ricchezza e patrimonio da tramandare ai nostri figli. La prima trasmissione televisiva per bambini, realizzata dall’ARLeF, Maman!, è stata trasmessa proprio da Telefriuli”.
“Oggi più che mai – conclude Bordin – è necessario sostenere l’emittente che garantisce al friulano di essere una lingua viva. In tutti questi anni, Telefriuli è riuscito a stare al passo con i tempi, innovandosi e usando un linguaggio in grado di rappresentare le nuove generazioni, pur non determinando una chiusura con il passato e, anzi, valorizzandolo”.