Quasi 500 visitatori in un mese, dieci scolaresche e 17 guide volontarie coinvolte. Sono questi i numeri della mostra “Costruire sempre”, allestita negli spazi della Galleria Tina Modotti a Udine e dedicata alla vita e alle opere di don Emilio de Roja. Numeri che testimoniano il grande affetto dei friulani per il “sacerdote degli ultimi”, il fondatore della Casa dell’Immacolata. Anche per questo la mostra “Costruire sempre: una passione per l’uomo. Don Emilio de Roja: storia di una vita costantemente all’opera” sarà prolungata fino al 24 aprile, con gli stessi orari: il venerdì dalle 16 alle 18.30, il sabato e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 18.30. Sul sito www.ilvillaggio.org è anche possibile prenotare visite guidate in altri orari.
«In questo mese abbiamo incontrato tante persone commosse di fronte al crocifisso bruciato che campeggia al centro dell’esposizione», racconta Roberto Volpetti, presidente dell’associazione partigiani Osoppo-Friuli, che assieme al centro culturale “Il Villaggio” e al Comune di Udine organizza la mostra. «Ma i visitatori non sono solo ex ragazzi di don de Roja, anzi “Costruire sempre” è stata per molti udinesi l’occasione per conoscere da zero questo sacerdote e il suo stile, sempre dalla parte degli ultimi, sempre con la forza di ripartire».
Un sito Internet dedicato a don de Roja
Oltre all’esposizione, nell’ultimo mese è stato allestito un sito Internet, attraverso cui esplorare la biografia di don de Roja, anche grazie ad una ricca documentazione fotografica. All’indirizzo www.donemilioderoja.it si possono ripercorrere i passaggi salienti della vita del sacerdote: dall’infanzia a Klagenfurt al trasferimento a Buja, l’ordinazione sacerdotale e lo scoppio della Seconda guerra mondiale, il servizio al fianco dei partigiani della Brigata Osoppo, l’assistenza agli ultimi nel quartiere di San Domenico e la fondazione della Casa dell’Immacolata a Udine. Sullo stesso portale è anche possibile inoltrare una testimonianza: un ricordo personale, un incontro avvenuto con don Emilio, un aiuto ricevuto. Inoltre, una pagina apposita è dedicata a tutte le novità e agli appuntamenti in sua memoria. Tra questi, l’ultimo arrivato è un concerto che si terrà venerdì 1 aprile a Udine.
Frammenti di memoria, il 1 aprile un concerto per don Emilio
Una serata per ricordare don Emilio de Roja attraverso la musica e alcune testimonianze dirette. Venerdì 1 aprile, alle 21.00, nella chiesa di San Pietro martire a Udine si esibirà il coro Natissa di Aquileia, diretto da Luca Bonutti. Il concerto è a ingresso libero, curato dall’associazione Amici di don Emilio de Roja, dalla Fondazione Casa dell’Immacolata e dagli organizzatori della mostra “Costruire sempre”. Per l’occasione, l’esposizione nella Galleria Tina Modotti rimarrà aperta fino alle 21.
Il concerto sarà diviso in tre momenti, con musiche intervallate da letture sceniche. La prima parte sarà dedicata alla profonda fede di don Emilio, capace di perdonare anche quei ragazzi che davano fuoco ai capannoni della Casa. Saranno eseguite due versioni del padre nostro, quello cattolico e quello ortodosso, seguirà la “Piccola messa” di Bob Chilcott in versione jazz. Nella seconda parte, verranno eseguiti tre brani inediti di Alessio Domini, per indagare l’amore profondo di don Emilio per l’arte. La terza parte sarà dedicata alle opere del sacerdote friulano, vero e proprio strumento della Grazia di Dio: accanto all’esecuzione di “Amazing Grace” e di due testi poetici di Pietro Zorutti, musicati da Valter Sivilotti, verrà raccontata la storia del crocifisso bruciato. Quest’ultimo riassume simbolicamente la vicenda umana di don Emilio e il suo dono: far risorgere dalle ceneri le esistenze di tanti giovani.