uando l’Italia dichiarò guerra all’Austria-Ungheria il 23 maggio 1915, iniziando le operazioni belliche il giorno dopo nelle Alpi orientali e nel Carso, la nostra era una regione divisa che si trovò scaraventata subito in prima linea. Ecco perché, dopo ‘1914. La Guerra degli altri e i friulani’, realizzata ad Aquileia e ospitata la scorsa estate a Tarcento, la cittadina collinare ha deciso di allestire il ‘seguito’: un percorso multimediale intitolato ‘La guerra del ’15 e i friulani’, che prosegue il racconto della precedente a Palazzo Frangipane e nel Forte del Bernadia.
Un destino singolare, ma comune ad altre fortificazioni, quello del Bernadia: già disarmato prima di Caporetto, non interessato direttamente ai fatti della Grande guerra, è stato affiancato alla sede centrale e ‘istituzionale’ del capoluogo con un allestimento che ‘immerge’ il visitatore nella realtà del 1915, tra eserciti in parata, città stravolte e testimonianze dirette.
Il percorso della mostra, attraverso immagini fotografiche e cinematografiche d’epoca e la lettura di memorie, diari e lettere di militari e civili, permette al visitatore di incontrare ‘virtualmente’ i soldati e la gente comune, nelle trincee e nelle retrovie, nelle cucine e negli ospedali da campo, attraverso una sequenza di immagini dall’effetto tridimensionale che crea un caleidoscopio di informazioni emozionanti e coinvolgenti.
Curata da Enrico Folisi, allestita da Massimo Bortolotti e Paolo Brisighelli con musiche di Rosario Guerrini, la mostra multimediale racconta senza retorica né filtri il primo anno di guerra, vissuto – al di là dell’iniziale esaltazione – come straniamento, sofferenza e morte dai militari, come forzoso e repentino stravolgimento della quotidianità della vita dai civili.
Udine centro di comando di Cadorna, Gorizia e gli schieramenti austro-ungarici, Tolmezzo sede del comando della Zona Carnia, Trieste base operativa dell’aeronautica di marina e tutti i paesi friulani coinvolti sono al centro di foto, documenti e videoproiezioni, visibili fino al 21 agosto. Per il mese in corso sono previsti eventi ‘collaterali’ per raccontare l’orrore di ieri oltre confine, nei paesi un tempo ‘nemici’, oltre a un’escursione per pedoni e ciclisti sul Bernadia, ‘montagna di pace’.