Il Friuli è in lutto. Si è spento a 84 anni Omero Antonutti, indimenticabile interprete di tante pellicole, ma noto al grande pubblico anche per il suo ruolo di doppiatore. Era nato a Basiliano nel 1935 e si è spendo all’ospedale di Udine, dove era ricoverato per un tumore, che lo aveva colpito da tempo.
Negli anni, Antonutti aveva prestato la sua voce a grandi artisti come Christopher Lee (ne ‘Il mistero di Sleepy Hollow’, nella trilogia de ‘Il Signore degli Anelli’ o in ‘Star Wars: Episodio 3’), John Hurt in ‘V per Vendetta’ e Omar Sharif in ‘Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano’, ottenendo il riconoscimento Voci nell’ombra 2000 per ‘Una storia vera’ di David Lynch del 1999, premio che conquisterà nuovamente anche nel 2005 per aver doppiato Michel Bouquet in ‘Le passeggiate al campo di Marte’ di Robert Guédiguian.
E’ stato la voce narrante di ‘La vita è bella’ di Roberto Benigni (vincitore di tre premi Oscar), ma anche di ‘Il mestiere delle armi’, ‘Scary Movie 4’, ‘Profumo – Storia di un assassino’, ‘10.000 AC’, ‘Il favoloso mondo di Amélie’, ‘Il nastro bianco’, ‘Il mio cane Skip’, ‘Epic Movie’ e ‘La legge degli spazi bianchi’.
Nel 1966 esordì come attore, interpretando un ruolo marginale in ‘Le piacevoli notti’ al fianco di Vittorio Gassman, Gina Lollobrigida e Ugo Tognazzi. Nel 1977 dimostra il suo spessore, interpretando il ruolo del padre di Gavino Ledda in ‘Padre padrone’ dei fratelli Taviani, con i quali collaborerà più volte nel corso degli anni, anche in ‘La notte di San Lorenzo’ e ‘Kaos’.
La sua carriera continua tra cinema e teatro, senza abbandonare mai definitivamente nessuno dei due palcoscenici. Tra i successi internazionali spiccano ‘Alessandro il Grande’ di Theo Angelopoulos, ‘I banchieri di Dio – Il caso Calvi’ di Giuseppe Ferrara, ‘Anno uno’ di Roberto Rossellini, ‘El Dorado’ di Carlos Saura, ‘La frontiera’ di Franco Giraldi o ‘Genesi’ di Ermanno Olmi.
Più recentemente ha interpretato ruoli di spicco in pellicole come ‘Ricordati di me’, la serie televisiva ‘Sacco e Vanzetti’, ‘N (io e Napoleone)’ e, nel 2007, ‘La ragazza del lago’ per la regia di Andrea Molaioli. Ha lavorato anche con Spike Lee per ‘Miracolo a Sant’Anna’ e con Marco Tullio Giordana in ‘Romanzo di una strage’. Nel 2013 aveva recitato nella commedia di Riccardo Milani con Claudio Bisio e Kasia Smutniak ‘Benvenuto Presidente!’.
Uomo di grande sensibilità e preparazione, è stato impegnato socialmente e per la promozione della cultura.
Il ricordo del Teatro Stabile del Fvg
Il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia ricorda con affetto e immenso rimpianto Omero Antonutti con questa parole: “Oltre ad essere il raffinato, eccellente interprete che tutto il teatro ed il cinema italiani hanno ammirato e applaudito, per lo Stabile regionale Omero Antonutti è stato un generoso amico, che ha condiviso tappe fondamentali dei suoi oltre sessant’anni di storia.
In scena a Trieste fin dalla seconda metà degli anni Cinquanta, ancora nella sede del Teatro Nuovo, negli spettacoli degli allievi della Scuola di Recitazione Silvio D’Amico, Omero Antonutti è entrato presto nella Compagnia del Teatro Stabile della Città di Trieste, interpretando testi di Gogol, Labiche, Goldoni, Pirandello, Shakespeare, Svevo, Nicolaj, Giacosa, Brecht e distinguendosi in prove importanti.
Alla fine degli anni Sessanta, entra nella Compagnia del Teatro Stabile di Genova, un rapporto che mantiene a lungo, ed interpreta altri ruoli memorabili, con cui è spesso ospite sul palcoscenico del Politeama Rossetti: da “Una delle ultime sere di carnevale” di Goldoni a “Madre Coraggio e i suoi figli” di Brecht, alla straordinaria edizione de “I rusteghi” del 1974, dove interpretava Canciano, accanto a Lucilla Morlacchi, Gianni Galavotti, Camillo Milli, Lina Volonghi, sempre diretto da Luigi Squarzina. Dal successo ottenuto in “Padre padrone”, film di Paolo e Vittorio Taviani del 1977, intraprende una grande carriera cinematografica internazionale. Ma non basterebbero molte pagine a raccontare la sua ricca parabola artistica.
Allo Stabile ritorna spesso, vivendone momenti e progetti significativi: prende parte agli eventi per i quarant’anni e per il Sessantennale dell’attività del Teatro, nel momento del temporaneo passaggio di sede alla Sala Tripcovich per restauro, è bravissimo protagonista – al fianco di Goran Bregovic – del poetico “Opera 1999”… Fino agli anni recenti: nel 2016, coinvolto dal direttore Franco Però, regala un’interpretazione profondamente emozionante in “Genius Loci”, produzione firmata da Andrea Collavino per ricordare il terremoto del 1976 in Friuli”.