Quale è la funzione di una opera d’arte? Ha senso oggi produrre ancora oggetti d’arte? C’è una utilità in tutto questo? La produzione di un’opera d’arte, vale a dire di un oggetto sostanzialmente ‘inutile’, non contribuisce direttamente al benessere materiale: anzi, se vogliamo, costituisce uno ‘spreco’ di tempo, energie, creatività e materiali.
Nonostante ciò l’arte rimane una prerogativa esclusiva e caratteristica della specie umana, al punto che possiamo affermare che la nascita dell’arte corrisponda sostanzialmente con la comparsa dell’umanità propriamente detta su questa Terra. Di ‘L’arte inutile’ si parlerà a Pordenone, grazie agli incontri di Aladura, con il noto storico dell’arte Stefano Zuffi, che prenderà in esame alcune opere d’arte di diverse epoche e origini, per ‘rileggerle’ nella chiave di un messaggio universale, non definito in un particolare momento storico e sociale, ma ‘aperto’ all’intera umanità.
L’appuntamento è per giovedì 12 gennaio alle 20.30, all’Auditorium Vendramini e venerdì 13 gennaio alle 9 all’Auditorium Liceo Grigoletti (per le scuole).
Zuffi è storico dell’arte, curatore di mostre e della collana ‘I Dizionari dell’Arte’. È vicepresidente dell’associazione Amici di Brera e Amici del Poldi Pezzoli. Ha pubblicato numerosi volumi e guide artistiche sul Rinascimento e sul Barocco.