I cantieri e la Città dei Cantieri hanno ora, e finalmente, il loro museo. Esempio unico, nel suo genere, in tutta Italia. Parliamo del Muca, acronimo che definisce il grande Museo della Cantieristica di Monfalcone. Il Muca ha aperto i battenti sabato 17 giugno per la prima volta per raccontare l’essenza stessa della storia di una città, Monfalcone, del suo territorio e della sua gente. Come accennato, si tratta di un vero e proprio unicum perché il museo, che nasce da un progetto lungo e articolato, è in questo momento l’unico esempio in tutto il Belpaese di istituzione museale dedicata alla cantieristica navale, affrontando anche da diversi punti di vista il delicato e sempre attuale tema dell’impatto del cantiere sul territorio in cui insiste.
Il Muca conduce a una riscoperta dell’identità e della cultura locale
Ecco perchè il Muca può essere definito un’operazione culturale, oltre che museale e turistica. “E’ certamente così . Il Museo che abbiamo immaginato – conferma il sindaco Anna Maria Cisint – si inserisce in un progetto e un percorso molto più ampi, che toccano tanti aspetti e ambiti diversi. Da quello turistico, e penso per esempio anche a quello scolastico sempre più importante e rilevante anche numericamente al giorno d’oggi, a quello culturale”. Perché il museo conduce a una riscoperta dell’identità e della cultura locale.
Il Museo della Cantieristica di Monfalcone è ospitato in una sede d’eccezione, il grande edificio dell’ex albergo operai celibi, restaurato con grande cura dei dettagli e della storia del luogo.
“Gli spazi espositivi del museo – si legge nella nota di presentazione curata dal Comune – offrono al pubblico un percorso di visita che si svolge attraverso la successone di diversi temi, per restituire al visitatore la storia complessa e affascinante del cantiere e della comunità che si sviluppò assieme a esso. Una storia resa accessibile da un corredo documentario e divulgativo di carattere multimediale che consente a tutti di scegliere un circuito di visita declinato su misura dei propri interessi mediante sistemi touch screen e dispositivi digitali”.
Il Muca, dunque, si presenta come una realtà d’avanguardia per le soluzioni tecniche utilizzate, oltre che per il punto di vista differente offerto al visitatore. E avrà, nelle intenzioni del Comune, un ruolo fondamentale nella promozione del territorio.
“Per quanto riguarda la valorizzazione e l’attrattività di Monfalcone – dice il sindaco Cisint – la nostra impostazione passa attraverso la riscoperta della cultura e della storia della città. Un valore identitario che stiamo recuperando anche attraverso i siti di archeologia industriale. Stiamo progettanto per l’autunno mostre importanti all’interno del Museo, ma allo stesso tempo abbiamo avviato pure la valorizzazione di altri spazi, come quelli della Galleria espositiva di Monfalcone”.
Durante il primo mese di apertura, intanto, l’accesso al Muca sarà gratuito per tutti i residenti della città e è stato anche attivato un apposito sito internet (www.mucamonfalcone.it) per tutti gli aggiornamenti sulla attività del museo.