E’ un libro che, in forma di monologo, scava nel tormento interiore del giovane Pasolini, uomo ‘fragile’ segnato negli anni friulani dall’amore assoluto per la madre e dalla tragica scomparsa del fratello Guido. Per il quarto appuntamento del progetto ’Incipit 2017’, venerdì 16 alle 18.30, al Centro Studi Pasolini di Casarsa, sarà presentato Pier Paolo, un figlio, un fratello di Francesco Ricci, edito da La Nuova Immagine di Siena.
Per Francesco Ricci, letterario e docente di letteratura italiana e latina, questo lavoro nasce non solo dall’abitudine di un permanente confronto con l’opera di Pasolini, ma da un vero bisogno, a volte percepito – dice – come un “dovere di cittadino”. Questo impulso lo ha spinto perciò a risalire alle origini della formazione friulana di Pasolini e a ricostruirne, o immaginarne sulla traccia di dati filologici, la vita sentimentale, i turbamenti, le illusioni e i disincanti.
“Ho inteso – scrive nella prefazione – ricostruire i sentimenti e i pensieri che accompagnarono il lungo viaggio di Pasolini, compiuto insieme alla madre Susanna, da Casarsa a Roma, il 28 gennaio 1950. Alle spalle una denuncia per corruzione di minorenni e atti osceni in luogo pubblico e, soprattutto, le conseguenze di quella denuncia: l’allontanamento dall’insegnamento nella scuola di Valvasone, l’espulsione dal Pci per indegnità morale e politica, la miseria, la disperazione dei suoi genitori. E la triste consapevolezza che una stagione esaltante e febbrile, quella della giovinezza friulana, era ormai conclusa, mostrandogli che non nel restare, ma nel dire addio consiste il senso più autentico del nostro vivere”.
Un addio che ora è una sorta di ritorno a Casarsa, nella casa della madre, dove il libro sarà raccontato dall’autore, dopo le precedenti presentazioni in Toscana e a Roma, con lettura dei brani dall’attrice Norina Benedetti, contrappuntati dalla fisarmonica di Paolo Forte.