E’ uno dei numerosi interventi nel settore delle lingue minoritarie illustrati oggi a Udine dall’assessore regionale alla Cultura Elio De Anna in occasione della presentazione dei risultati del sondaggio "Lingua friulana: utilizzo ed opinioni dei cittadini residenti in Friuli Venezia Giulia" condotto da Arlef e Consorzio per lo sviluppo del polo universitario di Gorizia su un campione di 800 intervistati e dal quale si evince il sostanziale buono stato di salute della lingua (il 49,5 per cento dell’intero campione, il 40,7 per cento del quale residente in provincia di Udine, dichiara di capirlo e parlarlo regolarmente).
De Anna ha ripercorso le principali iniziative a sostegno del friulano volute dall’inizio del suo mandato: tra queste, l’organizzazione degli Stati generali con la partecipazione di oltre 100 soggetti in rappresentanza di tutte le realtà operanti sul territorio nell’ambito della promozione e tutela del friulano.
Proprio a favore di alcuni di questi, i cosiddetti enti primari, la Regione ha messo mano alla modifica dei procedimenti finalizzati all’erogazione di contributi. Ciò consentirà una volta a regime, dal 2012, di liquidare le somme al massimo entro il mese di marzo. In un quadro di aumento generale delle risorse sui capitoli delle lingue minoritarie, la Regione ha ritoccato al rialzo i contributi ad alcuni enti di primaria importanza, come la Società Filologica friulana, ha approvato il finanziamento del progetto per il "Teatro stabile friulano", ha provveduto a rifinanziare le trasmissioni radiotelevisive in friulano sulle emittenti private locali con 150.000 euro, redigendo in tempi stretti il regolamento per la concessione dei contributi che dovrebbe essere approvato in via definitiva dalla Giunta regionale il prossimo 18 novembre.
Sul fronte dell’inserimento della lingua friulana nel servizio radiotelevisivo pubblico, De Anna ha reso noto di essersi prodigato "con l’aiuto di tutti i parlamentari del Friuli Venezia Giulia" presso la presidenza del Consiglio dei Ministri affinché la lingua friulana fosse riconosciuta in forma esplicita all’interno del Contratto di servizio Rai. "Ora è sull’applicazione che occorrerà vigilare – ha ammonito De Anna – esigendo che oltre alla programmazione radiofonica già inserita nel terzo canale della Rai si proceda con quella televisiva".
De Anna, che ha illustrato i dati del sondaggio assieme al presidente dell’Arlef Lorenzo Zanon, al presidente del Consorzio per lo sviluppo del polo universitario di Gorizia Rodolfo Ziberna e al vicedirettore centrale della Cultura Giuseppe Napoli, ha poi ricordato la recente presentazione del "Grant Dizionari Bilengal Talian Furlan" come una conquista importante sul versante degli strumenti a disposizione per lo studio e la diffusione del friulano.
Un breve accenno è stato poi dedicato alle azioni a sostegno delle lingue germanofone che vedono per quest’anno un raddoppio dei fondi a disposizione (103.000 euro): tra queste l’approvazione del regolamento attuativo della legge 20 del 2009; il riconoscimento degli enti di primaria importanza; l’avvio delle procedure di costituzione del nuovo Comitato germanofoni.