In occasione di Milano Photo Week 2018, dal 9 al 30 giugno, la Casa Museo Boschi Di Stefano a Milano, accoglierà la mostra di opere inedite dal titolo ‘Fotofanie. 109 Fotografie di Italo Zannier’, a cura di Andrea Tomasetig. Venerdì 8 giugno alle 17.30, in occasione dell’inaugurazione, sarà possibile incontrare l’autore.
L’esposizione comprende 109 fotografie che ritraggono ombre e riflessi di autoritratti, soggetti più interessanti della poetica di Zannier. L’attenzione si sposta poi verso vetrine, scritte, oggetti curiosi e particolari anti-turistici di alcune capitali europee.
Commenta Maria Fratelli, direttrice di Casa Museo Boschi Di Stefano: “la mostra contemporanea di Italo Zannier, di ampio respiro internazionale, ben si integra con le trecento opere esposte, appartenenti alle quasi duemila collezionate dai Boschi nel corso del Novecento, che rendono Casa Boschi Di Stefano un luogo altamente significativo per la storia della città di Milano”.
La mostra è promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano e realizzata dalla Casa Museo Boschi Di Stefano, in collaborazione con il Municipio 3, ed è aperta grazie alla presenza dei volontari del Touring Club Italiano.
Focus sull’artista:
Italo Zannier, nato a Spilimbergo nel 1932, è considerato uno dei grandi maestri della fotografia italiana per aver esercitato con enorme impegno, autorevolezza e meritato successo tutti i diversi ruoli all’interno di quel mondo.
Fotografo ‘neorealista’, già a vent’anni era attivo professionalmente per poi divenire critico di levatura internazionale dalla bibliografia sconfinata, docente universitario – il primo ad ottenere una cattedra di Fotografia -, ideatore e curatore di decine di mostre, importante collezionista in qualità di grande studioso.
A proposito del suo lavoro Zannier scrive: “Mi può sorprendere un guizzo di luce, un arcobaleno di segni, un gesto… Mi può stupire uno sguardo che si incrocia al mio, un’ombra fuggevole sul marciapiede, la solitudine di una foglia abbandonata dal vento… Insomma situazioni spesso anomale, casuali, che sembrano attendere una immagine. Una Fanìa per il momento, che poi, l’autore volendo, potrà far diventare una Fotografia”.