Casa Cavazzini amplia il proprio orario di apertura proponendo al pubblico una serie di incontri serali dedicati all’arte contemporanea e ai suoi protagonisti, con lo scopo di prolungare il piacere di discutere, conoscere e approfondire argomenti collegati al sistema artistico del nostro tempo. Grazie alla collaborazione con la sezione udinese di Confindustria, il primo di questi eventi sarà dedicato a Riccardo De Marchi, artista di origini friulane e di fama internazionale di cui, appena qualche mese fa, il museo ha ospitato un’ampia rassegna antologica, “Alfabeto possibile”, che ne ha ricostruito l’intero percorso professionale.
Le opere presentate e il materiale documentario raccolto in quell’occasione hanno costituito le premesse per la pubblicazione di un prezioso volume dal titolo “Alfabeto possibile. Riccardo De Marchi”. Lungi dall’essere un semplice catalogo, il volume offre una puntuale ricognizione sull’ormai trentennale lavoro dell’artista, ricostruito in maniera puntuale e dettagliata dai saggi di Alessandro Del Puppo e Vania Gransinigh e arricchito da un’importante massa di testi critici sull’opera dell’artista friulano, firmati da Maurizio Ferraris, Luca Massimo Barbero, Francesca Pola, Elena Forin, Antonella Soldaini. A presentare il frutto di questo lavoro, che si configura come una vera e propria antologia monografica dedicata a De Marchi, un’opera essenziale per chiunque voglia conoscere integralmente il percorso artistico del maestro friulano, sarà venerdì 15 maggio alle 21 a Casa Cavazzini, Luca Massimo Barbero, curatore della Peggy Guggenheim Collection e da alcuni anni direttore dell’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Cini a Venezia. Barbero è tra le personalità della critica italiana contemporanea che meglio ha seguito Riccardo De Marchi nell’intero corso della sua carriera, presentandosi come uno dei suoi esegeti più attenti. Per l’occasione sarà presentato inoltre il video “Alfabeto possibile”, realizzato da Altreforme e Nikam Video, che ripercorre e documenta, con il ricorso a preziose testimonianze visive e narrative, le varie fasi di progettazione e allestimento della mostra di Casa Cavazzini, focalizzandosi in particolare sui diversi stadi di realizzazione dell’opera Ipazia, intervento site specific nel contesto espositivo.
“Alfabeto possibile – commenta l’assessore alla cultura del Comune di Udine Federico Pirone – è un omaggio ad un eccellente artista e, allo stesso tempo, una dimostrazione di quale ruolo può intraprendere Casa Cavazzini, la cui identità plurale è sospesa tra la memoria indelebile delle sue incredibili collezioni e la consapevolezza di poter dare profondità all’attuale, se gode di sostegno e di fiducia. Per un museo d’arte moderna e contemporanea così giovane, aperto al pubblico in questo edificio appena due anni fa, l’esperienza vissuta con Riccardo de Marchi può costituire la premessa per un salto di qualità. L’amministrazione ringrazia per il sostegno Confindustria Udine: quest’iniziativa è un esempio di rapporto virtuoso tra sistema culturale e sistema delle imprese, una collaborazione che abbiamo intenzione di incoraggiare e far crescere sempre di più in futuro”.
Durante la serata la presentazione del libro costituirà il fulcro di una serie di attività che, oltre alla proiezione del video, coinvolgerà il pubblico nell’ascolto di alcuni brani di musica elettronica ideati dal compositore Claudio Pacagnan e ispirati alle opere di De Marchi.
Riccardo De Marchi, che può contare al suo attivo la partecipazione a esposizioni collettive presso la Fondazione Bevilacqua La Masa, la Biennale di Venezia, il Museo Fortuny e la Fondazione Peggy Guggenheim di Venezia, il MART di Rovereto e esposizioni personali presso la Galleria Plurima di Udine, la Galleria d’Arte Niccoli di Parma, A arte Studio Invernizzi di Milano. Nel 2011 il MACRO a Roma e nel 2014 la Neuer Kunstverein di Aschaffenburg, in Germania, gli hanno dedicato ampie rassegne personali.