Si riconferma in vetta alle strutture di tutto l’isontino. La Biblioteca comunale di Ronchi dei Legionari chiude il 2022, ancora una volta, con numeri da record.
Alla Sandro Pertini il trend non si arresta. L’anno che ci siano lasciati alle spalle, dunque, si è concluso con 31.658 prestiti, contro i 27.805 del 2021. Un poderoso balzo in avanti che la dice lunga sull’enorme offerta di una struttura che, oggi come oggi, dispone di quasi 100mila volumi, 5mila dei quali in lingua slovena.
Tra gli scaffali ci sono anche ben 9mila Dvd e 5mila Cd. Sono 8.295, 8.159 nel 2021, gli utenti iscritti, con 136 nuove iscrizioni. Quelli più attivi sono 1.637 e, va detto, arrivano anche al di fuori dei confini comunali. Guardando agli altri numeri prodotti dalla Pertini, troviamo 4.979 libri in entrata, 6.135 in uscita, 3.403 prenotazioni locali e 5.458 attraverso i canali telematici.
“Questi non sono solo aridi numeri – sottolineano il sindaco, Mauro Benvenuto e l’assessore alla cultura, Monica Carta – ma sono la cartina di tornasole di come la Pertini sia utilizzata da un numero importante di cittadini. Promuove la lettura a fasce sempre più ampie della popolazione, rappresentando un vantaggio diretto per bambini e giovani, intesi anche loro come protagonisti del futuro e dell’intera comunità locale e ponendo le basi per una loro crescita socio-culturale. Nell’anno 2022 i numeri collocano ai vertici la nostra biblioteca. Sono in costante aumento, rispetto al 2021 ed agli anni precedenti, sia i prestiti locali, sia gli utenti fruitori del servizio bibliotecario”.
Diverse le iniziative messe in atto e che hanno lo scopo di promuovere la lettura, alcune svolte quotidianamente, altre in determinate occasioni. Importante appare anche il coordinamento con le scuole, i servizi sociali e culturali ed i punti di aggregazione del territorio, che rappresentano un pilastro dell’azione della stessa biblioteca. Ingente anche il patrimonio librario in lingua slovena, che pone la biblioteca ronchese come punto di riferimento per tutta la comunità slovena residente nel territorio isontino.
“Sono numeri importanti, che incoraggiano questo assessorato e l’intera amministrazione – aggiunge Carta – a continuare ad investire nei libri e nelle attività della biblioteca il cuore culturale della nostra città”.