“Una passeggiata nel tempo, una storia per idee, prototipi, varianti, variazioni, ibridi, contaminazioni, interpretazioni d’arte, errori”. Patrizia Moroso, art director dell’azienda friulana leader dell’ haute couture del design internazionale, aveva definito così “Metamorphosis – Le collezioni Moroso fra design e arti visive”, la mostra allestita fino al 13 gennaio a Casa Cavazzini.
L’esposizione, organizzata proprio nel 60° anniversario dalla nascita dell’azienda friulana, è stata infatti la prima mostra temporanea ospitata al piano terra del nuovo museo d’arte moderna e contemporanea di Udine.
Ed è anche per festeggiare questo primo evento che è stato deciso di prorogare fino al 21 gennaio la mostra, in modo tale da permettere a quanti ancora non hanno avuto tempo di ammirare le collezioni Moroso di immergersi ancora tra il fascino colorato delle creazioni di una delle più conosciute industrie di arredo e design friulane a livello internazionale.
La mostra, arricchita da un catalogo curato da Vania Gransinigh, conservatore di Casa Cavazzini, e da Andrea Bruciati, è realizzata dallo stesso Bruciati, da Patrizia Moroso e da Marco Viola e si focalizza sui rapporti ideali tra le due sfere creative, quella figurativa da un lato e quella della produzione industriale dall’altro. All’interno della rassegna sono presentati progetti, arredi, prototipi, fotografie e quanto serve a ricostruire, attraverso le collezioni Moroso, la storia del design negli ultimi decenni e le sue prospettive più recenti. Sono infatti esposte alcune delle serie e delle collezioni di arredi più significative create per Moroso dagli anni Ottanta del secolo scorso fino ai giorni nostri da designers di calibro internazionale come Massimo Iosa Ghini, Ron Arad, Javier Mariscal, Patricia Urquiola, Ross Lovegrove o Marc Newson.
Oltre all’esposizione temporanea allestita al piano terra, il visitatore potrà immergersi tra il fascino di tutte le altre opere esposte nei due altri piani della rinata Casa Cavazzini, che ospita, oltre all’appartamento Cavazzini, vero e proprio museo nel museo, un ricco percorso espositivo con oltre 200 opere, tra la collezione Astaldi (opere di De Chirico, Savinio, De Pisis, Carrà, Santomaso) e la collezione Friam (Friuli Arts & Monuments con opere di Willem De Kooning, Carl Andre, Frank Stella). Non mancano, in una sezione appositamente allestita, le straordinarie opere dei fratelli Dino, Mirko e Afro Basaldella.
Gli orari di apertura del Museo, lo ricordiamo, sono dalle 10.30 alle 17 di ogni giorno (escluso martedì). Visto il buon riscontro da parte del pubblico, inoltre, proseguono anche le chiusure prolungate straordinarie di Casa Cavazzini il venerdì e il sabato, giorni in cui il museo di via Cavour terrà aperte le sue porte fino alle 19.
Per informazioni è possibile telefonare allo 0432 414 772 o consultare il sito internet (anche in lingua inglese) www.udinecultura.it/casacavazzini.
10 gennaio 2013