Nel corso dello scorso weekend sono riprese le installazioni del progetto Naturografie 2020 propedeutiche alla mostra/evento inserita ufficialmente in ESOF2020 e RIJEKA 2020. Il progetto è a cura di Elena Cantori, Monica Mazzolini e Massimiliano Schiozzi ed è promosso da Cizerouno Associazione Culturale e dalla galleria EContemporary di Trieste.
Le installazioni sono state realizzate grazie alla co-organizzazione con il Comune di Trieste in un tratto di Rio Farneto nel parco del Cacciatore, quindi nel meraviglioso contesto della riserva naturale Val Rosandra con il patrocinio del Comune di San Dorligo della Valle ed in ultimo in una zona antropomorfa del canale navigabile della zona industriale di Trieste in collaborazione con Euronautica2000 srl e con il patrocinio dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale.
Queste installazioni si aggiungono a quelle già realizzate nelle riserve naturali di Isola della Cona e di Marano Lagunare e a quelle future che verranno inserite nel canale Anfora di Aquileia, nella riserva naturale di Capodistria “Val Stagnon” e nella riserva naturale alle foci del fiume Quieto a Novigrad in Croazia.
Naturografie è un progetto bilanciato tra scienza ed arte contemporanea. L’artista assieme ai curatori ha individuato numerosi luoghi siti in Friuli Venezia Giulia, Slovenia e Croazia per le loro caratteristiche estetiche, fisiche, chimiche e biologiche (flora e fauna). Sono fiumi, torrenti, laghi o mari i luoghi in cui vengono ancorati i supporti costruiti con materiali rigorosamente naturali.
Le tele “depositate” vengono lasciate all’interno dell’ambiente per un periodo variabile da qualche settimana a qualche mese e il lavoro a 4 mani tra la natura e l’artista restituirà una differente stratificazione di materiali e segni per ogni tela. Acqua-aria-insetti-foglie-terra-sabbia- alghe-muffe-impronte, mettono in moto questo processo creativo.
E’ lo stesso Roberto Ghezzi che decide quando fermare questo processo naturale prelevando le tele e fissando le sue Naturografie con sostanze quali resine e antiossidanti, vetro e plexiglass per preservare l’opera creata dalla natura durante il fluire del tempo.
In definitiva è una nuova realtà determinata dalla collaborazione tra Uomo e Natura nella differente prospettiva rispetto ad altre forme di arte trasformando l’arte nel paesaggio (Land Art) in arte nel paesaggio e del paesaggio. Il progetto sponsorizzato da Fondazione Casali, AcegaApsAmga e con la partnership dell’Associazione Kallipolis prevede una mostra finale in seno ad ESOF 2020 presso la Sala Veruda di Palazzo Costanzi a Trieste dal 15 agosto al 8 settembre 2020.