L’esposizione “Verificare i limiti dell’infinito 1920-1987”, dedicata all’opera del pittore Pino Furlan, a cura di Marina Dorsi e Luca Geroni per il Comune di Ronchi dei Legionari e il CCM-Ecomuseo Territori, allestita nell’Antiquarium di via Androna Palmada, nella sede del Consorzio Culturale di Villa Vicentini Miniussi e nell’Auditorium comunale, viene affiancata da una serie di occasioni di approfondimento nel suo ultimo mese di apertura.
Gli eventi collaterali, che saranno tutti ospitati da Villa Vicentini Miniussi, in piazza dell’Unità 24, prendono il via venerdì 11 febbraio, alle 18, con la proiezione del video “Pino Furlan torna a casa”, realizzato a cura di Alberto Poli ed Elisabetta Furlan. All’incontro intervengono Marina Dorsi e Luca Geroni, i curatori dell’esposizione, nata per commemorare i 100 anni della nascita dell’artista ronchese e poi rinviata a causa della pandemia, anche se preceduta, a fine 2020 dalla mostra “La collezione Pino Furlan”, che ha visto esporre in Villa Vicentini Miniussi una selezione della collezione di proprietà del Comune di Ronchi dei Legionari, ricostruendo il percorso artistico di Furlan dagli esordi fino alle ultime produzioni.Il 18 febbraio, alle 18, sarà presentato il catalogo “Pino Furlan. Verificare i limiti dell’infinito. 1920-1987”, edito dal Consorzio Culturale del Monfalconese. I curatori in questa occasione dialogheranno con Claudia Crosera, storica dell’arte, funzionaria della Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici del Friuli Venezia Giulia. Il 25 febbraio, alle 18, il pittore Luciano de Gironcoli ricorderà l’artista e l’amico Pino Furlan, dialogando con Livio Comisso e Luca Geroni. Il 4 marzo, alle 18, l’appuntamento sarà dedicato a “Il recupero della collezione “Pino Furlan” del Comune di Ronchi dei Legionari” e vedrà il curatore Luca Geroni confrontarsi con Lucio Zambon e Ginevra Pignanoli. A chiudere il ciclo di eventi collaterali il finissage della mostra l’11 marzo, alle 18. Il momento conclusivo del percorso espositivo vedrà intervenire i due curatori e la critica d’arte Franca Marri. Per partecipare agli incontri è necessaria la prenotazione tramite mail all’indirizzo [email protected] oppure chiamando il numero 3312313488 dal lunedì al sabato dalle 10 alle 12, anche con messaggio WhatsApp.
Proseguono nel frattempo le visite guidate alla mostra (su prenotazione, ai medesimi recapiti di cui sopra) domenica 13 febbraio, alle 16, sabato 19 febbraio, alle 10, domenica 27 febbraio, alle 10, mercoledì 2 marzo, alle 10, e sabato 5 marzo, alle 16. Rimane inoltre aperta fino all’11 marzo la mostra collaterale “Pino Furlan. L’opera grafica e pittorica tra astratto e figurativo”, inaugurata il 5 febbraio alla Galleria d’arte La Fortezza di via Ciotti 25 a Gradisca d’Isonzo. La mostra, realizzata sempre nell’ambito dell’evento espositivo principale di Ronchi dei Legionari, è curata da Luca Geroni e Livio Comisso ed è aperta il mercoledì, giovedì, venerdì dalle 17.30 alle 19.30, il sabato dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 17.30 alle 19.30 e la domenica dalle 10.30 alle 12.30.
La mostra e la pubblicazione del catalogo hanno una valenza significativa per il Comune di Ronchi dei Legionari. “L’importante esposizione e la pubblicazione del catalogo delle opere di Pino Furlan vogliono essere un riconoscimento significativo all’artista – afferma l’assessore comunale alla Cultura Mauro Benvenuto – ed un ulteriore passo nell’ambito delle attività che l’amministrazione comunale promuove per la valorizzazione del patrimonio culturale al di fuori dei confini locali. L’obiettivo è di trasmettere, soprattutto alle future generazioni, un senso di appartenenza e di identità per il nostro territorio, un impulso alla diffusione e alla crescita responsabile verso l’arte e la cultura motori di sviluppo imprescindibili”.
La mostra e il catalogo dedicati all’opera di Pino Furlan segnano per il Consorzio Culturale del Monfalconese un’ulteriore, e coerente, tappa del percorso avviato nel 2019 per la valorizzazione degli artisti del territorio. “E’ un progetto strutturato – afferma il presidente del CCM Davide Iannis – che vede coinvolti sia studiosi cresciuti nel nostro territorio e la cui esperienza e competenza è testimoniata anche in quest’ultimo lavoro, sia spazi espositivi che, grazie allo sforzo delle amministrazioni comunali, negli ultimi anni hanno assunto rilevanza extra regionale”. Con l’esposizione e il catalogo che esplorano l’intero corpus artistico di Pino Furlan l’immagine complessiva del contesto artistico si fa sempre più nitida e assume in modo chiaro una più corretta prospettiva e importanza. “Un risultato che ci stimola a proseguire nel percorso intrapreso”, sottolinea il presidente del CCM.