A Cesare Battisti e alla moglie sono stati ritirati i passaporti a causa di alcune irregolarità emerse durante un controllo disposto sugli atti di matrimonio dell’ex terrorista dei Proletari Armati per il Comunismo (Pac). La decisione del giudice brasiliano Sergio Castresi de Souza Castro, del distretto di Cananeia, è motivata dal fatto che Battisti avrebbe prodotto una falsa dichiarazione, nel giugno 2015, fornendo indirizzi di residenza falsi.
La coppia non potrà lasciare Cananeia nè la propria abitazione dopo le 22, inoltre una volta al mese dovranno presentarsi alle autorità. Battisti, che in Italia deve scontare la pena dell’ergastolo per una serie di delitti commessi negli anni ’70, è sotto processo anche in Brasile, paese dove vive da diversi anni. L’ex terrorista deve rispondere del reato di esportazione illegale di valuta dopo che nell’ottobre 2017 è stato fermato alla frontiera con la Bolivia con 6mila dollari e 1.300 euro non dichiarati.
Soltanto il presidente Michel Temer, come ha stabilito il procuratore generale Raquel Dodge, può pronunciarsi sull’estradizione del terrorista che a Udine uccise il maresciallo della Polizia penitenziaria Antonio Santoro, freddato mentre entrava in servizio nel carcere di via Spalato, il 6 giugno del 1978, con l’aiuto della complice Enrica Migliorati.