Ritorna “Aspettando… La notte dei lettori”, l’anteprima itinerante del Festival organizzato dal Comune di Udine in sinergia con le realtà culturali, bibliotecarie, librarie e associative. Numeri da capogiro e sempre più richieste di partecipazione. Sono infatti 27 i Comuni coinvolti, in cui farà tappa “Aspettando…La notte dei lettori”, con più di 60 eventi a partire dal 21 aprile e per tutto il mese di maggio. Ed è solo l’anteprima!
Inizio scoppiettante venerdì 21 aprile con un doppio appuntamento nello Studio udinese del grande maestro Giorgio Celiberti: conferenza stampa di presentazione dell’anteprima e del tema del festival 2023; seguita dall’inaugurazione di “Aspettando… La Notte dei Lettori” con la festa per la Giornata mondiale della creatività e dell’innovazione.
“Aprire al territorio, creare rete e condivisione partendo dalla cultura funziona. È un’idea contagiosa, necessaria, vitale, sorprendente. Baricentro del festival è Udine, con le sue biblioteche, librerie e realtà teatrali, motore che dà vigore e ritmo alle attività del progetto valorizzando le peculiarità di ogni partecipante, Comuni e realtà”. Così la direttrice artistica Martina Delpiccolo che ha innanzitutto annunciato il tema scelto per l’edizione 2023 de “La notte dei lettori”. “Un omaggio a Calvino, per i 100 anni dalla sua nascita, ha ispirato il sottotitolo del Festival che riprende una sua opera, “Il castello dei destini incrociati”, mutandone una parola. I ‘destini’ diventano ‘confini’, perché la storia del nostro territorio non è tanto stata segnata dal Fato o dalla sorte, quanto invece dai confini. Dunque ‘Il castello dei confini incrociati’. Si parlerà allora di confini reali nella storia e nell’attualità, e di frontiere, ma anche di confini mentali, muri della diversità che costituiscono pregiudizi, limiti tra noi e gli altri. Grande attenzione sarà dunque rivolta all’inclusione e all’accessibilità. ‘Confini incrociati’ in una necessaria e fertile mescolanza di culture e linguaggi. Anche la parola ‘castello’ sarà un elemento di ispirazione. Diversi gli appuntamenti nei castelli, un modo per valorizzare il territorio e la sua storia, come i castelli di Cergneu, di Tricesimo, di Colloredo di Monte Albano, di Villalta, di Strassoldo, di Spilimbergo, di Udine e di Gorizia. L’opera calviniana scelta parla di viandanti che, giunti al castello, desiderano narrare le loro avventure ma purtroppo hanno perso l’uso della parola. Si racconteranno allora utilizzando le carte dei tarocchi. Un espediente suggestivo che esprime il fascino e il bisogno di storie, di cui nutrirci. La trovata di Calvino è in realtà una prova dell’ars combinatoria che contagia autori internazionali. La letteratura altro non è che la combinazione di carte, sequenze, elementi fissi che danno infinite possibilità di storie”.
E tante di queste storie prenderanno vita e voce nel Festival, giunto alla decima edizione, che si svolgerà a Udine (anche con tappa goriziana) il 9, 10 e 11 giugno.
(Foto: Valentina Viviani)