E’ stata inaugurata a Roma, nella sede di rappresentanza della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia a Palazzo Ferrajoli, in piazza Colonna 355, la mostra ‘Semo una carne sola’ dell’artista Gianni Maran dedicata al grande poeta gradese Biagio Marin.
L’esposizione, presentata dal critico d’arte Enzo Santese, è organizzata dalla presidenza del consiglio della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e si avvale del patrocinio del Comune di Grado e del Centro Studi Biagio Marin.
L’esposizione vuole essere un percorso artistico attraverso la poesia mariniana tratta dalla raccolta ‘L’isola’ (The Island), edita da Del Bianco nel 1981, con la quale Biagio Marin fu proposto al Nobel per la letteratura l’anno successivo.
Gianni Maran, con questa esposizione, ‘scrive’ pagine di un diario dove le positività dell’esistenza mettono in sordina le inquietudini della contemporaneità, pur vissute a pieno con una sensibilità pronta ad ascoltare i battiti più segreti della storia attuale.
Il tutto accade anche perché l’artista ha costantemente la necessità di trarre linfa vivificatrice dall’atmosfera di Grado, così come il pensiero di Biagio Marin gli ha indicato in molti suoi versi.
Da sempre estimatore del poeta suo concittadino, con questa mostra Maran realizza un percorso dove la poesia si fonde con le sue opere: non un percorso illustrativo per accompagnare la poesia di Marin, ma una rispettosa dedica a chi influenzato il suo percorso artistico.
L’inaugurazione a Roma alla presenza di Franco Iacop, presidente del consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Dario Raugna, sindaco di Grado, Doris Bures, presidente del Parlamento Austriaco, ed Edda Serra, presidente del Centro Studi ‘Biagio Marin’, è la prima tappa di quella che sarà una mostra itinerante e a ottobre sarà allestita a Bruxelles in della settimana europea delle regioni e delle città.