La chiesa di San Francesco di Udine, pur essendo uno dei più antichi edifici della città di Udine riconosciuto anche come monumento di interesse nazionale, è forse sottovalutato dai friulani, che riconoscono più facilmente Duomo e castello come simboli della città. Questa disaffezione è iniziata nella seconda metà del 1700 con il trasferimento dei frati minori alla chiesa del Carmine ed è proseguita fino ai giorni nostri.
A cercare di riparare a questa situazione ci provano i due volumi di ‘San Francesco di Udine. Un monumento da salvare e riscoprire’ (Gaspari editore) curato da Cesare Scalon e promosso dall’Istituto Pio Paschini per la storia della chiesa in Friuli e dal Dipartimento degli studi umanistici dell’Università di Udine.
“La chiesa di San Francesco è un tesoro da scoprire e abbiamo cercato di farlo conoscere partendo dal ricco corredo fotografico realizzato da Luca Laureati – racconta Scalon -. Ho cominciato la ricerca partendo da antichi documenti conservati alla Biblioteca Joppi, ma col tempo ho deciso di rivolgermi a un pubblico più ampio. L’importanza del patrimonio storico-artistico della chiesa di San Francesco merita di essere conosciuta da tutti, in primis dai friulani. L’architettura è gotica, ad aula unica”.
“Emblematico nella cappella centrale è il ciclo di affreschi da un raffinato pittore veneziano all’inizio del Trecento, con il celebre ‘Lignum vitae’. Magnifica è l’Annunciazione, mentre nelle cappelle laterali si trovano esempi pregevoli di pittura giottesca. Datano intorno al 1440 le ‘Storie del beato Odorico da Pordenone’, con l’arca a lui dedicata realizzata da Filippo de Santi. Purtroppo il patrimonio artistico non appare in condizioni ottimali e anche su questa va attuata una riflessione per proteggere e valorizzare quel tesoro che è la chiesa di San Francesco”.