Un anno fa, il Cid di Torviscosa inaugurava la mostra dedicata ad Arkadyi Shaikhet, maestro della fotografia russa anni ’20 e ’30, mettendo le sue foto a confronto con quelle prodotte nell’Italia ‘autarchica’ anni ’30, quando venne avviata la costruzione della ‘città di fondazione’ e company town della SniaViscosa, trasformando la palude in terreno fertile. Un’altra stella dell’Unione Sovietica sarà protagonista della mostra che si apre sabato 18 al Centro informazione e documentazione di piazzale Marinotti: Emmanuil Evzerichin, fotografo russo famoso per i suoi reportage e conosciuto nel mondo per alcuni celebri scatti durante la difesa di Stalingrado, tra il 1942 e il 1943.
NON SOLO TESTIMONE BELLICO
‘La Russia ai tempi di Stalin’, curata dalla FotoSoyuz di Mosca e in particolare da Valeriy Stigneev e Nataliia Ratnikova Evzerichina, consolida la collaborazione tra la storica agenzia russa e il Comune di Torviscosa. Tra i fotoreporter sovietici di spicco negli anni ’30 e ’40, testimone di tutte le manifestazioni ufficiali più importanti e di molti avvenimenti bellici significativi, Evzerichin raccontò per immagini anche la vita quotidiana della Russia del tempo. In particolare di Mosca, città in cui si era trasferito fin da giovanissimo per lavorare all’agenzia Tass.
DUE REGIMI A CONFRONTO
Settanta le fotografie riprodotte, quasi tutte sconosciute al di fuori della Russia, visto che solo poche immagini di Evzerichin sono uscite dai confini dell’ex Urss. La mostra rappresenta una novità internazionale, e per la FotoSoyuz è stata anche l’occasione per proseguire nella digitalizzazione delle foto di Evzerichin, in alcuni casi senza i negativi, andati perduti. Per Torviscosa è un’altra occasione per collocare la propria storia in una dimensione europea, con un confronto tra due diverse esperienze di comunicazione e propaganda di regime: quella fascista e quella sovietica.