Ci sono storie di vini e di cavalieri, nel libro “Langoris” (Leg edizioni – settembre 2019) di Stefano Cosma, ma anche un capitolo dedicato ad Aquileia e a Grado, rievocando l’apertura della tratta ferroviaria Cervignano-Belvedere nel 1910 e una villeggiatura a Villa Marchesini.
Il libro che l’autore presenta giovedì 19, alle 18, nel velarium della Git di Grado, racconta della Tenuta di Angoris, dei Locatelli e dei conti Miani, passando dalle vicende storiche della Guerra dei Trent’anni al primo conflitto mondiale, all’importanza della viticoltura in Friuli.
“Un libro dal rigoroso contenuto storico che utilizza l’espediente narrativo del romanzo – spiega nella prefazione Alessandro Marzo Magno -, in cui l’autore immagina che un personaggio di fantasia, Carlotta, avesse prestato servizio come infermiera nella villa durante la Grande Guerra e che ci ritorni nel 1968 e che, muovendosi per la casa, ne ricostruisca le vicende. Lei è inventata, ma non lo è affatto tutto ciò che racconta: gli episodi sono reali, e ripercorrono le vicissitudini di questo angolo di mondo, un territorio di confine, dove da sempre si sono incrociati popoli e culture”.
Ma è soprattutto la storia, intrigante ed elegante, di un piccolo mondo agricolo, che dal ‘600 è stato in continua evoluzione, all’avanguardia nelle tecniche di coltivazione, dalla frutticoltura alla viticoltura del Collio. La storia è passata di qui e non smette di scorrerci. Il vino è un elisir di lunga vita. “Langoris” ha anche un’edizione stampata in inglese e c’è pure la versione audiobook in entrambe le lingue da ascoltare comodamente sotto l’ombrellone!