Anche quest’anno il Liceo Classico “Jacopo Stellini” di Udine partecipa alla “Notte del Liceo Classico”, evento nazionale arrivato ormai alla sua nona edizione. Il filo conduttore delle attività che verranno proposte al pubblico venerdì 5 maggio dalle 18 alle 24 è il tema del ‘Silenzio’, visto nelle sue diverse possibili accezioni.
Sarà, in primo luogo, un’occasione per riflettere sull’importanza del silenzio come antidoto a “un’atmosfera inquinata dal cattivo uso della parola”, per citare Italo Calvino che attorno a questo tema ha costruito il suo “Palomar”, ma anche un invito, viceversa, a rompere il muro del silenzio, quando questo è sintomo di isolamento ed emarginazione.
Le attività spazieranno da un dibattito filosofico (verrà discussa la proposizione n° 7 del “Tractatus logico-philosophicus” del grande filosofo del linguaggio, Ludwig Wittgenstein: “Di ciò di cui non si può parlare, si deve tacere”) alla lettura di testi poetici o brani narrativi di autori celeberrimi antichi e moderni o scritti dagli stessi allievi.
Sarà anche possibile visitare una piccola mostra, composta da foto e cimeli storici raccolti da uno studente, sul tema della guerra (dal suggestivo titolo “Il silenzio del sergente maggiore Walter D’Isep”), ascoltare brani musicali composti dagli allievi e assistere alla proiezione di video autoprodotti e ispirati alle varie raffigurazioni del dio del silenzio Arpocrate o del suo tipico gesto (signum harpocraticum), che i ragazzi hanno avuto modo di conoscere durante l’anno nei loro viaggi di istruzione, da Trieste a Cracovia. Per meglio assaporare il silenzio ci sarà, inoltre, l’opportunità di ammirare virtualmente le stelle sul cielo di Udine o di lasciarsi guidare in un’esperienza di meditazione. Non mancherà poi il consueto appuntamento con il concerto del Coro e dell’Orchestra dello Stellini, che per la prima volta, però, si terrà presso il chiostro della Beata Vergine delle Grazie, nella cornice quindi di uno dei luoghi della città per eccellenza dedicati al silenzio, che verrà anche illustrato ai visitatori dagli studenti. Come sempre, inoltre, sarà possibile apprezzare alcuni preziosi volumi antichi della Biblioteca Barnabitica, che per l’occasione, in quanto essa stessa ‘luogo del silenzio’, sarà resa accessibile ai visitatori dietro prenotazione.
La serata sarà arricchita anche da preziosi contributi esterni. Nel chiostro delle Grazie, ad esempio, gli allievi avranno modo di intervistare lo scrittore e archeologo Fabio Piuzzi (autore di romanzi gialli spesso ambientati all’interno di chiostri e in un caso proprio in quello delle Grazie), che presenterà il suo ultimo romanzo “Le torbidi ali della mosca” (edito da Morganti). Con la guida degli studenti, che per l’occasione vestiranno i panni dei ciceroni, sarà quindi possibile visitare, nei locali dello Stellini, l’emozionante mostra fotografica “They Took away our Voice”, composta dalle immagini scattate nel campo profughi di Diavata (Grecia) dalle allieve della scuola di fotografia del friulano Mattia Bidoli e che il liceo ospiterà grazie alla collaborazione con il Circolo Fotografico Palmarino e con il Comune di Palmanova. A quest’ultima iniziativa si ricollega idealmente anche la presentazione di un percorso di cittadinanza attiva ed educazione al patrimonio (“…e adesso sono qui”) svolto durante l’anno da alcuni alunni nell’ambito delle attività didattiche promosse dalla Soprintendenza del Friuli Venezia Giulia: un progetto che ha motivato persone nate o cresciute al di fuori dell’Italia, ma che adesso vivono qui, a raccontare, tramite un elaborato creativo, un elemento del patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia in cui identificano la loro prospettiva di vita a oggi.
(Foto: Liceo classico Stellini di Udine)
