In occasione del Giorno della Memoria, il 27 gennaio, sono numerose le iniziative promosse dal Comune di Udine, a partire dalla collocazione di otto pietre d’inciampo per ricordare altrettante vittime friulane dei campi di concentramento. Le ‘stolpersteine’ saranno collocate sabato 28 gennaio, a partire dalle 9, alla memoria di otto partigiani delle formazioni Garibaldi e Osoppo deceduti nei lager, in collaborazione con l’Apo.
Non mancheranno, poi, le iniziative culturali. Si parte dalla mostra ‘Per non dimenticare‘ del maestro Giorgio Celiberti, organizzata dall’Andos di Udine alla galleria Tina Modotti; l’esposizione sarà aperta al pubblico fino al 5 febbraio con il seguente orario: giovedì e venerdì 15-18, sabato e domenica 10-13 e 15-18.
Venerdì 20 gennaio alle 11.30 in Casa Cavazzini si terrà la conferenza ‘I dipinti di Filippo Brunner requisiti dalle SS nel 1945’ durante la quale sarà presentata la donazione della famiglia Brunner al Comune di Udine. Interverranno il Sindaco Pietro Fontanini, Helen Brunner in rappresentanza degli eredi di Filippo Brunner, e Vania Gransinigh, conservatore responsabile di Casa Cavazzini.
Sabato 21, alle 11, nella Gallerie del Progetto Palazzo Morpurgo, sarà inaugurata anche la mostra ‘I sommersi e i salvati. 1945 – 2022 sport e Shoah – la Storia‘, che sarà visitabile fino al 5 febbraio venerdì 15-18, sabato e domenica 10-13 e 15-18. Il percorso espositiva illustra le biografie di sportivi, in particolar modo calciatori, la cui carriera e, in molti casi, la vita, fu troncata per la loro identità ebraica. Di ciascuno sono anche esposti cimelii originali. Visitarla sarà un modo per conoscere un aspetto poco noto della Shoah.
Mercoledì 25 gennaio alle 20.30 al Teatro San Giorgio è in programma il reading ‘Il sindaco ebreo. Elio Morpurgo dall’Unità alla Shoah – una storia vera’. “Il tema è di grande interesse: il destino e le contraddizioni di un ebreo italiano che fu sindaco di Udine, deputato, sottosegretario di Stato e senatore, che aderì al fascismo e fu brutalmente assassinato dai nazifascisti nel 1944. In questa parabola quasi emblematica ci sono molte delle caratteristiche tipiche degli ebrei tra Otto e Novecento: il loro entusiasmo, l’inserimento riuscito nella società che li circondava, il loro successo, la loro colpevole adesione al fascismo, il tradimento, la morte… Temi forse più adatti ad una tragedia greca che ad un ritratto di storia civile e sociale”. È con queste parole che Riccardo Calimani, illustre studioso ed esponente dell’ebraismo italiano, ha riassunto la storia del Morpurgo dopo aver letto i risultati delle ricerche condotte dallo storico Valerio Marchi (autore del libro, edito da kappa VU, ‘Il sindaco ebreo’), che propone ora sul palco il racconto di questa ‘tragedia greca’ svoltasi nella nostra regione.
Fra narrazione (Valerio Marchi), inserimenti musicali (Eva Miola, violino), voci recitanti (Sara Alzetta, Stefano Rizzardi), la vicenda del Morpurgo e dei suoi famigliari friulani (in particolare i figli Enrico, Elda ed Elena) illustrerà da un osservatorio privilegiato vicende e questioni caratterizzanti della nostra storia locale e nazionale, adatte per un pubblico di ogni estrazione ed età e altresì adatte, senz’altro, per il Giorno della Memoria.
Venerdì 27 gennaio alle 18 in Sala Ajace a Palazzo D’Aronco è in programma l’incontro ‘I Basevi di Udine: le multiformi vicende di una famiglia ebraica in Friuli’. L’avvocato Massimiliano Basevi e lo storico Valerio Marchi offriranno assieme al direttore del Messaggero Veneto Paolo Mosanghini alcuni spaccati della storia della famiglia ebraica udinese dei Basevi: un nome che per i friulani è sempre stato sinonimo di moda, nell’elegante negozio aperto a Udine a fine Ottocento nella centralissima via Mercatovecchio.
L’introduzione del prêt-à-porter, l’installazione in regione della Arbas (prima fabbrica di confezioni in serie) e la piena integrazione nel tessuto sociale e culturale della città determinarono un importante successo durato nel tempo. Ma non mancano, inevitabilmente, le vicende legate agli anni terribili delle discriminazioni e delle persecuzioni antisemite.