Sarà la Sala Luttazzi del Magazzino 26, in Porto Vecchio, a ospitare gli ultimi appuntamenti triestini per Fotografia Zeropixel, il festival della fotografia senza il digitale che si avvicina alla conclusione della sua ottava edizione.
Domenica 5 dicembre alle 16 è in programma l’ultimo laboratorio dei sei proposti dal festival quest’anno. Il workshop tenuto da Borut Peterlin, dal titolo “Back to the future”, esplorerà alcune tecniche antiche per riscoprirne tutta la modernità. Si inizierà con una dimostrazione delle tecniche fotografiche utilizzate nel 19° secolo, tra le quali il collodio umido, la stampa all’albumina, la stampa su carta salata e al carbone. Si prepareranno negativi al collodio su vetro, all’albumina, gelatina e sali sensibili alla luce e il risultato saranno fotografia superiori in qualità rispetto a quelle stampate con le moderne inkjets.
Borut Peterlin si è laureato in fotografia alla FAMU Academy di Praga e ha conseguito un diploma post-laurea al London College of Printing. Nel 2000 ha ricevuto una borsa di studio da Fabrica, il Centro di ricerca sulla comunicazione di Benetton e lavorato con Oliviero Toscani. Ha frequentato i workshop alla George Eastman House per apprendere le tecniche fotografiche storiche del XIX secolo, con particolare attenzione al collodio umido.
Infine, mercoledì 8 dicembre alle 11 Fotografia Zeropixel si concluderà con “Rewind”, l’ormai tradizionale festa in cui saranno proposti i momenti più salienti dell’edizione 2021 del festival, attraverso tante immagini e con la partecipazione di tutti i suoi protagonisti: fotografi, organizzatori e sostenitori.
Organizzato da Associazione Acquamarina, Fotografia Zeropixel quest’anno ha ampliato ancora le sue collaborazioni internazionali, con nuove partnership prestigiose al di qua e al di là degli oceani – con l’associazione Gabinete fotográfico di Puebla (Messico), l’associazione 120Love di Tokyo (Giappone), la Galerija Fotografija di Lubiana (Slovenia) – che si aggiungono a quelle consolidate con la Biblioteca Statale “Stelio Crise” di Trieste, la Grin Gallery di Umago (Croazia), e, in Italia, con il Circolo Culturale Fotografico Carnico, l’Associazione Fotonomia di Firenze che organizza anch’essa un festival fotografico analogico, l’Associazione Silver Age, l’Associazione Prologo, l’Associazione Leali delle Notizie, lo Spazio d’arte trart, l’Associazione TriesteAltruista e RDT Radio Station di Trieste. Fondato da Annamaria Castellan, Massimiliano Muner e Michela Scagnetti, il festival si avvale della conduzione artistica di Ennio Demarin e viene realizzato grazie al contributo della Regione Friuli Venezia Giulia e del Credito Cooperativo di Trieste e Gorizia, in coorganizzazione con il Comune di Trieste, Comune di Tolmezzo, Consorzio Culturale del Monfalconese/Ecomuseo Territori e con l’Ordine dei Giornalisti del Friuli Venezia Giulia.