Lunedì prossimo i 1.500 lavoratori delle Banche di Credito Cooperativo della Regione saranno chiamati all’adesione allo sciopero per l’intera giornata, che si prevede avrà una forte partecipazione.
L’astensione dal lavoro, programmata anche per il 17 marzo e dello straordinario per tutta la durata dello stato di agitazione, è stata proclamata da Fabi, Fiba-Cisl e Fisac-Cgil dopo il mancato ritiro della disdetta del Contratto integrativo di lavoro deciso dalla Federazione del Credito Cooperativo del Friuli Venezia Giulia.
Per la prima volta in regione è stata organizzata, nella giornata di sciopero del 3 marzo, una manifestazione pubblica di protesta, di fronte alla sede della Federazione, a partire dalle 10.
La Responsabile della Segreteria regionale FABI BCC, Alessandra Panico, critica con forza «l’arrogante atteggiamento di chiusura della controparte, che ha voluto colpire i lavoratori con una strategia di tagli dei costi del personale del tutto ingiustificata. Infatti in tutte le altre 14 realtà federative nazionali di settore, che pur risentono della presenza di banche con gravi problemi economico-finanziari (comprese le vicine BCC del Veneto e del Trentino), nessuno si è sognato di scaricare sui dipendenti i costi di scelte manageriali sbagliate.»
Anche l’Esecutivo nazionale della Fabi, il sindacato autonomo dei bancari che conta la maggiore rappresentatività, sostiene la battaglia dei lavoratori friulani e sarà presente alla manifestazione con il Coordinatore Werner Pedoth. E’ annunciata la partecipazione di diversi dirigenti sindacali Fabi provenienti da fuori regione.