50 anni fa, il 18 giugno 1968, due settimane dopo aver ricevuto la nomina di Cavaliere del Lavoro, Lino Zanussi perdeva la vita a bordo di un velivolo che si schiantò al suolo in Spagna, poco distante da San Sebastian. Con lui morirono Alfio Di Vora (vicedirettore generale), Giovanni Battista Talotti (direttore generale dell’Ibelsa), Diego Hurtado de Mendoza (collaboratore di Zanussi), e i due piloti Sergio Millich e Davide Albertazzi. Un uomo, Lino Zanussi, che ha fortemente segnato il Friuli venezia Giulia e in particolare il Pordenone con il suo modello di industria.
Una storia aziendale poi terminata negli Anni 80 con la burrascosa cessione al gruppo svedese Electrolux.
Il privato
Dall’unione con Angela Pavan, scomparsa nel luglio 2016, sono nati i figli, Antonia, che sposò Gianfranco Zoppas, dal quale poi ha divorziato; Paola, diventata moglie di Leonardo Mondadori, e Andrea ultimogenito della coppia. Un intreccio tra famiglie bene che era valso agli Zanussi il soprannome di Kennedy d’Italia. La signora Gina se ne è andata proprio nell’anno del centenario della fondazione dell’azienda, avvenuta nel 1916 per mano di Antonio Zanussi, il padre di Lino. I funerali di Angela Pavan saranno celebrati in forma strettamente privata, martedì nella cappella della tenuta di famiglia.
Dynasty di casa Zanussi
Da un’officina di stufe fino a insidiare il potere degli Agnelli. La storia dell’impero Zanussi, e dei suoi eredi, parte da un laboratorio di Pordenone dove Antonio lavorava con pochi operai a inizio del secolo scorso. Da quella piccola officina, dalla quale nascerà il marchio ‘Rex’, si dirama una storia che svilupperà le proprie radici fino a raggiungere i ‘salotti buoni’ di Milano e New York. Grazie, in particolar modo, al figlio Lino, che subentra nella conduzione dell’azienda nel 1946, alla morte del fondatore, che l’aveva fatta nascere a Pordenone nel 1916. A continuare quella dinastia, anche se in altri ambiti, sono i figli e, soprattutto, i nipoti di Lino Zanussi, l’uomo che trasformò l’azienda del padre nel colosso che oggi porta il nome di Electrolux. Un gigante dell’imprenditoria friulana che arrivò a contare fino a 35 mila dipendenti. Nelle nostre case un apparecchio uscito dalle sue fabbriche c’è o c’è stato di sicuro. Qualcuno dice che, se non fosse morto prematuramente nel 1968 in seguito a un incidente aereo – sulle cause del quale ci sono ancora dei dubbi – Lino sarebbe riuscito a diventare l’imprenditore numero uno in Italia. L’impero Zanussi, da quell’anno, è passato nelle mani della moglie Angela Pavan e dei tre figli: Antonia, Paola e Andrea. Ognuno di loro ha preso strade diverse, intrecciando il proprio destino, e il proprio nome, con altre grandi dinastie, specie nel caso delle figlie femmine. La prima va in sposa a Gianfranco Zoppas, figlio di Gino, imprenditore di Conegliano, concorrente della Zanussi. L’industria veneta, a lungo corteggiata da Lino, alla fine verrà conglobata nel colosso pordenonese. Zoppas, la cui famiglia ha accettato di confluire in Zanussi, a metà Anni ’80 assumerà anche la carica di presidente, poco prima del passaggio dell’azienda alla svedese Electrolux. Anche per l’altra figlia, Paola, c’è un marito d’eccezione: Leonardo Mondadori, nipote di Arnaldo, il fondatore dell’omonima casa editrice. Vicepresidente del Gruppo Mondadori prima e presidente poi, nel 1991, a seguito della cosiddetta ‘battaglia di Segrate’ che portò a Berlusconi il controllo della casa editrice. Purtroppo, lo colpì un male incurabile che lo portò alla morte nel 2002 a 54 anni. Infine Andrea, l’unico figlio maschio di casa Zanussi, che si ritrova in mano un capitale praticamente inesauribile. Più che la voglia di proseguire sulle orme del padre, ha due passioni su tutte: motori ed editoria. Il suo nome è legato indissolubilmente al mondo dei rally: a metà Anni ’80 è tra i re italiani delle quattro ruote coperte. Nel 1986 vince il Rally del Piancavallo, allora prova nazionale, spinto dalla folla di casa. Ma Andrea ha anche il pallino della stampa e si getta sulla scena nazionale pubblicando l’Indipendente, fondato a Milano nel novembre del 1991 da Riccardo Franco Levi. Il giornale raggiunge discreti risultati sotto la direzione di Vittorio Feltri, oggi direttore di Libero, ma poi va a rotoli, soprattutto sotto la supervisione di Gianfranco Funari, che ha più di uno screzio con l’editore. Il progetto sarà ‘un bagno di sangue’ per Zanussi. La passione per l’informazione, però, non muore in Andrea che rileva l’emittente pordenonese Canale 55 nel 2003. Sarà un progetto che si esaurirà in poco tempo, esaurito con il passaggio a Triveneta. Sposato con l’americana Stephanie Madsen ha due figli: Giulia e Lino Zanussi, il quale porta lo storico e pesante nome del nonno. La dynasty della famiglia pordenonese prosegue – e, anzi, si ingrandisce – nella quarta generazione. Da Gianfranco Zoppas e Antonia Zanussi nasce Matteo, oggi nel Cda del gruppo Acqua Minerale San Benedetto. Il rampollo di casa Zoppas-Zanussi ha conosciuto un rapidissimo matrimonio con Paola Cimolai, primogenita di Luigi (figlio del fondatore Armando), a capo dell’omonima società pordenonese. Sul fronte Mondadori, l’unica figlia di Leonardo e Paola Zanussi, Martina, ha sposato a Pordenone Peter Sartogo, banchiere newyorkese figlio dell’architetto romano Piero. Un intreccio di nomi e casate che arriva al di là dell’Oceano Atlantico.