Spunta l’ipotesi Piombino per l’acciaieria che Metinvest, con la collaborazione della Danieli di Buttrio, sta ipotizzando di realizzare in Italia con investimenti superiori ai due miliardi e duecento milioni di euro per la produzione di acciaio green per oltre tre miliardi di euro all’anno.
La localizzazione dell’impianto in Aussa Corno, a San Giorgio di Nogaro, è stata bocciata dai comuni della zona e dalla Regione Friuli Venezia Giulia.
Sull’ipotesi di localizzazione a Piombino si è espresso il consiglio comunale della città toscana che, con una mozione, ha impegnato il sindaco e la giunta ad acquisire informazioni e intervenire sul Governo affinché il progetto Metinvest sia valutato nell’ambito di una strategia industriale nazionale più ampia, che abbia Piombino come luogo centrale.
Ancora più netta l’apertura dei sindacati Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil. “La politica – hanno detto – dovrebbe smettere di fare ciò che ha fatto fino ad oggi, ossia subire passivamente” e dovrebbe “finalmente provare ad attrarre investimenti in un’area di crisi complessa come Piombino”. Secondo i sindacati, è “doveroso provare ad aprire un canale con questi importanti gruppi” industriali e “cercare di costruire e rilanciare un grande polo siderurgici piombinese, capace di produrre acciaio in maniera green”.