“Il Fondo d’indennizzo dei risparmiatori è in sofferenza. Serve un correttivo normativo e bisogna avviare un dialogo con la Commissione tecnica Consap che, invece, si è chiusa a riccio”. La nuova denuncia parte da Consumatori Attivi che, assieme al Movimento Risparmiatori Traditi, alle Vittime Del Salva Banche e all’Unione Nazionale Consumatori Puglia ha presentato un emendamento “volto a risolvere nodi cruciali che il Fir sta ponendo alle vittime dei più grandi scandali finanziari del nostro Paese”.
“L’emendamento è stato dichiarato ammissibile e il sostegno politico dei vari gruppi parlamentari è trasversale, nei confronti di una norma che nasce dalla necessità di assicurare equità e giustizia ai cittadini che oggi più che mai non possono contare sui propri risparmi per far fronte al complesso periodo economico che stiamo vivendo a causa delle condotte illecite dei vertici delle Banche Venete e delle quattro banche dell’Italia Centrale”, spiega la presidente di Consumatori Attivi, Barbara Puschiasis.
“Diversi risparmiatori a oggi non hanno ricevuto l’indennizzo, si sono visti rigettare la domanda anche solo per un errore materiale o si sono visti recapitare l’ennesima richiesta d’integrazione per dimostrare le violazioni massive. E’, poi, inaccettabile la riapertura dei termini solo per chi non ha mai finalizzato una domanda al Fir. E tutti gli altri perché vengono esclusi?”.
“La Consap-Commissione Tecnica si è chiusa a riccio, non concedendo più confronti con le associazioni che hanno contribuito a creare il Fondo Indennizzo Risparmiatori. Chiediamo dunque che la politica ora passi ai fatti, traducendo in norma di legge il nostro emendamento. Chiediamo, poi, che la Consap esca dal silenzio e accetti un confronto con le associazioni fissando un incontro ad hoc”, conclude Puschiasis.