Sono state 878 le domande presentate e soddisfatte nel 2019 per ottenere i bonus regionali per l’acquisto di auto ‘ecologiche’ nuove o usate. Un numero che la regione Fvg giudica un successo e che la porta addirittura a puntare a triplicare gli incentivi.
“La rivoluzione culturale partita circa un anno fa deve essere accompagnata – chiarisce l’assessore regionale all’Ambiente, Fabio Scoccimarro -. Non si può pensare di tassare e sanzionare da un giorno all’altro in virtù di una maggiore consapevolezza ambientale. La sensibilità su questo tema è infatti passata velocemente dall’essere un onere a un onore, ma non tutti hanno i mezzi economici per adattarsi. Ed ecco perché ho deciso di puntare ancora sui contributi per le ‘auto-eco’ con 4 milioni di euro in nei prossimi 3 anni, ma anche di modificare la norma in finanziaria per demandare al regolamento le modalità così da rendere l’incentivo più flessibile al mercato delle auto ‘ecoologiche’ in continua espansione. Dopo la possibilità di ricevere il contributo anche per l’acquisto di auto ‘chilometro 0’ e usate, adesso con il regolamento stiamo valutando un contributo base per chiunque rottami l’auto più vecchia di 7 anni comprandone una di ultima generazione, magari introducendo un ‘super bonus’ ulteriore per chi presenti un Isee inferiore ai 15.000 euro. La misura ha trovato fortunatamente il favore dei nostri concittadini come dimostrano i numeri delle richieste pervenute alle camere di commercio”.
Il contributo regionale prevede per veicoli nuovi o ‘chilometro 0’ 3.000 euro per quelli a motore benzina-metano; 4.000 per le vetture ibride e 5.000 euro (cumulabile con il contributo nazionale di 6.000 euro) per le auto elettriche.
Uno dei punti critici è però la presenza sul territorio di infrastrutture che permettano l’uso dei veicoli ‘eco’, come i punti di ricarica.
“Le stazioni di ricarica sono distinte in tre diverse categorie: pubbliche; private accessibili al pubblico e domestiche.
Secondo i dati di fine 2019, sul territorio del Friuli Venezia Giulia sono presenti 150 stazioni di ricarica (colonnine, paline), di cui 137 attive. Molte di queste sono multipresa, per un totale di 268 attacchi. Le stazioni si differenziano anche in base alla potenza erogata e si distinguono in superfast, fast e accelerate. La distribuzione nelle diverse province premia Udine, che conta 93 colonnine, staccando nettamente Gorizia (22), Trieste (21) e Pordenone (14).
La collocazione delle stazioni di ricarica indica che sono posizionate soprattutto in aree parcheggio (65) e vicino ad alberghi, ristoranti ed esercizi pubblici (47), ma che si trovano anche nelle aree dei centri commerciali, vicino a concessionari o porti turistici. Vi sono inoltre alcuni casi singoli di colonnine ubicate in luoghi diversi dai precedenti come una stazione di servizio, un autolavaggio, una farmacia. La gran parte delle stazioni sono destinate a tutte le marche di auto elettriche, mentre 16 sono ad uso esclusivo delle automobili di marca Tesla”.
Per il futuro si prevede di incrementare anche le infrastrutture per favorire la circolazione di vetture ‘ecologiche’.
“Nel 2020 vorremmo installare 141 nuove postazioni di ricarica, ma lavoriamo già con una prospettiva a lungo termine: nel 2025 stimiamo che le stazioni dovranno essere più di 1.200 per far fronte alle necessità dell’aumentato parco auto ‘ecologico’ – chiarisce Scoccimarro, che aggiunge il piano di lavoro anche per le vetture della pubblica amministrazione -. Ma se i privati fanno la loro parte, investiamo 20 milioni di euro perché anche la pubblica amministrazione sia al passo coi tempi con il progetto Noemix, grazie al quale circa 500 auto pubbliche vecchie e impattanti saranno sostituite da altrettante elettriche”.
Auto ‘ecologiche’: la Regione triplica i bonus
Si punta anche ad adeguare le infrastrutture e a intervenire sul parco circolante pubblico
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