Già decimo dealer in Italia, il gruppo friulano Autostar è intenzionato a scalare ulteriormente la classifica. Da diversi anni ha sviluppato una strategia innovativa che lo ha già portato, nel 2017, a superare i 250 milioni di euro di fatturato, in crescita del 17,5% rispetto all’esercizio precedente, mentre il mercato dell’auto ha segnato un aumento del 5,8%, seppur nella componente di vendita al privato è risultato negativo.
Gli obiettivi indicati dal presidente Arrigo Bonutto, però, sono ancora più ambiziosi: entro il 2020 superare il mezzo miliardo di ricavi. Una vetta da scalare con obiettivi a doppia cifra, con investimenti costanti, con mosse in anticipo rispetto ai concorrenti, come illustrato oggi nel quartier generale di Tavagnacco agli stakeholder, in primis i partner bancari.
Il gruppo è attivo con una decina di sedi in tutto il Friuli-Venezia Giulia (dove realizza il 53% dei ricavi) e Veneto orientale. Quest’anno la vendita di vetture dovrà attestarsi su 11.500 veicoli, con una forte componente di usato. È la componente web, poi, che ha oggi acquisito una forza trainante, visto che il 90% dei contatti si genera proprio su internet. È per questo che, come spiega Claudio Airò (nella foto), l’investimento più interessante alla vigilia del debutto è il Digital Hub: la maggior parte dei clienti si informa sul web in orari, la sera o nel fine settimana, diversi da quelli dell’apertura dei concessionari tradizionali. Ecco che un’attività di pronta risposta, anche ripensando il modello organizzativo e contrattuale dei dipendenti dedicati, consentirà uno sviluppo ulteriore anche di questo canale commerciale.
Ma sono anche i servizi post vendita a godere di ottima salute, previsti in crescita quest’anno del 21 per cento.
L’onda della crescita traina anche l’occupazione, sono infatti 70 le assunzioni previste nel 2018, ma visto che 40 sono già state fatte è un target che sarà superato.