Nell’anno nero della pandemia, BancaTer Credito Cooperativo FVG ha chiuso il 2020 con un bilancio più che positivo, registrando un utile netto di 2,25 milioni di euro, pur a fronte di importanti accantonamenti prudenziali sui crediti di 14,292 milioni, e fondi propri che hanno superato i 168 milioni, con un coefficiente di solvibilità patrimoniale intorno al 20%. Al terzo anno di vita, numeri ancora una volta in crescita per l’istituto che si conferma in salute, solido ed affidabile, attento alle esigenze dei clienti – più di 56 mila, in costante aumento – e che ne riscuote la fiducia come testimonia l’incremento sull’anno di 293 milioni di euro di masse amministrate.
Al 31 dicembre 2020, la raccolta complessiva si è attestata a 1,82 miliardi di euro, mentre gli impieghi hanno superato il miliardo e 100 milioni. Il totale della massa gestita sta, dunque, raggiungendo i 3 miliardi. Nel corso del 2020 sono stati erogati nuovi mutui per circa 270 milioni di euro.
“I risultati ottenuti, merito di una gestione attenta e lungimirante e di un efficiente modello di servizio alla clientela, sono motivo di grande soddisfazione – afferma il direttore Sandro Paravano – non solo per i confortanti numeri espressi, ma soprattutto perché sono maturati in un contesto emergenziale, sanitario ed economico, che ha visto il nostro istituto attivo protagonista nel contenere gli effetti finanziari che si sono abbattuti negativamente su famiglie ed imprese del territorio a seguito dei provvedimenti governativi a suo tempo assunti per contrastare il contagio da Covid-19”.
BancaTer ha da subito attivato i finanziamenti totalmente garantiti dallo Stato richiesti dalle aziende ed accolto le moratorie sui mutui, come previsto dai Decreti legge in tema di supporto finanziario ai clienti, ed ha assicurato alle imprese tutta la consulenza necessaria al fine di fornire alle stesse immediata liquidità e programmare un piano di interventi, assistiti dalle varie forme di garanzia messe a disposizione dai vari enti preposti, per poter gestire al meglio la delicata fase di ripartenza economica.
Nel corso dell’esercizio, l’istituto ha sostenuto, dunque, concretamente il tessuto economico locale ed ha confermato la sua natura di banca mutualistica radicata in regione erogando 503 mila euro – dei quali 200 mila sono stati devoluti per fronteggiare l’emergenza sanitaria – a favore di associazioni ed enti attivi in campo sanitario, sociale, civico, culturale, sportivo, per un totale di 180 interventi.
Con il 2020 alle spalle, si guarda con fiducia all’anno in corso, seppure la pandemia sia ancora in atto. «È prevista l’apertura di due nuove filiali: la prima a Corno di Rosazzo con il trasferimento dell’attuale filiale in una nuova struttura che si candida a diventare punto di riferimento per le aziende vitivinicole e ricettive del territorio di competenza. Avrà un volto nuovo nell’organizzazione degli spazi e nei servizi offerti. Una attenzione particolare è stata prestata nella progettazione al fine di rendere la nuova filiale in linea con i più elevati standard di sostenibilità ambientale dando continuità al percorso già intrapreso in tal senso dal nostro istituto con altre iniziative – spiega Paravano –. Visti gli ottimi risultati di BancaTer su Trieste ed alla luce delle sue prospettive di sviluppo future, rafforzeremo la nostra presenza con l’apertura di una terza filiale sulla città».
Altre novità di rilievo riguardano il nuovo servizio di consulenza finanziaria per i grandi patrimoni e la creazione di una struttura dedicata alle imprese primarie per rispondere a specifiche esigenze di tale clientela e che si affiancheranno comunque ai servizi consulenziali già presenti. “Sono inoltre in fase di allestimento i nuovi locali che ospiteranno il nostro Ufficio servizio clienti, unità dedicata a gestire in maniera più strutturata i momenti di contatto con i nostri clienti al fine di offrire un servizio sempre più attento alle esigenze degli stessi”, conclude Paravano.