L’Ente bilaterale dell’artigianato del Friuli Venezia Giulia (Ebiart) ha approvato a villa Russiz il bilancio d’esercizio 2022. Dario Bruni, presidente dell’ente nato a luglio del 1998, ha espresso la massima soddisfazione per le prestazioni impiegate a favore dei lavoratori, fra cui, solo per citarne alcune, quelle relative al welfare grazie al rinnovato contributo per la non autosufficienza e per l’assistenza fino al sostegno, una tantum, al reddito a favore dei lavoratori a titolo di aiuto alle famiglie per mitigare gli effetti dei rincari energetici.
“La bilateralità artigiana friulana (Ebiart) mostra ancora una volta la capacità di stare al fianco delle oltre 6 mila imprese artigiane associate con 30 mila lavoratori dipendenti – ha commentato l’assessore regionale alle Attività produttive e Turismo, Sergio Emidio Bini -. E’ un impegno importante a favore di un comparto rilevante all’interno del nostro sistema economico. L’Amministrazione regionale sente forte la responsabilità volta a consentire alla nostre aziende di essere traghettate nel cambiamento in atto dove innovazione e digitalizzazione sono temi che riguardano non solo le grandi imprese ma anche l’artigianato; le misure di sostegno che l’Amministrazione regionale ha messo a disposizione del settore puntano – assieme alla proficua collaborazione con le associazioni di categoria, i sindacati e i portatori di interesse (fra cui gli enti bilaterali) – a proseguire e a sostenere gli importanti percorsi di crescita e sviluppo messi in atto affinché si possa garantire un futuro buono alle nostre imprese”.
“Nonostante le difficoltà – ha aggiunto Bini – dovute all’incremento del costo del denaro e ai rallentamenti significativi sulle catene del valore, che comportano una carenza di personale qualificato e non, il comparto è uno dei più effervescenti e mostra un differenziale positivo fra attività che aprono e chiudono”. Uno degli aspetti affrontati da Bini ha riguardato anche il passaggio generazionale: “il 93,4% delle imprese artigiane in regione è costituito da micro-imprese che impiegano da 1 a 9 persone, e in questi casi è importante garantire la successione e la trasmissione delle competenze, per evitare che certi mestieri vadano perduti”. L’esponente della Giunta Fedriga ha assicurato la continuità con la legislatura precedente “anche in questo assestamento non mancheranno le risorse volte a consolidare le linee contributive dedicate al mondo dell’artigianato”.