Con l’imminente chiusura dell’anno, Biofarma Group, realtà industriale di massimo riferimento sul mercato internazionale nell’ambito della formulazione, produzione e confezionamento di integratori alimentari, dispositivi medici, farmaci a base di probiotici e cosmetici esclusivamente conto terzi, dimostra di essere un esempio di successo nella realizzazione di un progetto industriale ambizioso e di ampio respiro.
Il Gruppo, frutto del merger tra Biofarma SpA e Nutrilinea avvenuto a febbraio 2020, chiude il 2021 con un fatturato in crescita del +14% per il secondo anno consecutivo nonostante la forte crisi post pandemica, e annuncia l’acquisizione del ramo d’azienda di Giellepi SpA consolidando la propria presenza sul mercato internazionale con nutraceutici e dispositivi medici ready to market completi di studi clinici, in licenza per importanti multinazionali.
Con questa operazione Biofarma Group promuove la fondamentale relazione tra mondo scientifico, ricerca e industria per offrire ai propri clienti prodotti e servizi sempre più innovativi e validati da sperimentazione scientifica, e conferma di essere un catalizzatore di eccellenze e sviluppo per l’intero territorio regionale.
“Auspico che il grande progetto di Biofarma Group, destinata ad assumere una presenza sempre più rilevante in Europa nei prossimi anni, possa essere un volano per la crescita sostenibile della nostra Regione diventando un polo di attrazione per le aziende della filiera della salute”, afferma Germano Scarpa, Presidente di Biofarma Group. “Questa prospettiva, ad alto impatto scientifico e tecnologico ma a basso consumo di spazi territoriali, favorirebbe l’interazione tra il mondo scientifico regionale e quello internazionale, creando un tessuto di competenze di altissimo livello e generando un incremento dell’occupazione fortemente qualificata”.
In questo contesto trova collocazione anche il progetto che prevede di destinare parte del territorio agricolo regionale alla coltivazione di piante con effetti salutistici, concepito in un’ottica di sostenibilità e di economia circolare, poiché spesso i principi attivi si estraggono dagli scarti di colture usate con altre finalità, generando così un basso impatto sul territorio e favorendo il contenimento dei costi.
“Si tratta di una prospettiva che conferma la sua lungimiranza se consideriamo il ruolo cruciale che la prevenzione primaria sta assumendo e che assumerà sempre di più. Vogliamo essere parte sempre più attiva nello studio, nella ricerca e nello sviluppo di prodotti e soluzioni validati da sperimentazione scientifica, per consentire alle persone sane di mantenersi in questo stato il più a lungo possibile, permettendo così il contenimento dei costi sociali legati al mondo dell’assistenza e della salute”, conclude Scarpa.