“Ferriere Nord (gruppo Pittini), con una decisione tanto improvvisa quanto destabilizzante, questa mattina ha comunicato alle Rsu il blocco immediato degli impianti a caldo in tutti gli stabilimenti in Italia, quindi a Osoppo, Verona e Potenza”, riferiscono in una nota le segreterie di Fim, Fiom e Uilm.
“L’aumento dei costi energetici – si parla di un +297% – ha messo in crisi il settore metalmeccanico, specie calcolando l’energia richiesta per il funzionamento di un’azienda siderurgica. La situazione internazionale, con l’escalation che ha portato la Russia all’invasione dell’Ucraina, ha finito per dare il colpo di grazia al settore”, si legge ancora nella nota sindacale.
“Ferriere Nord ha iniziato l’iter che porterà al blocco degli impianti tramite lo spegnimento dei forni e la conseguente gestione dei lavoratori tramite permessi aziendali. Lunedì pomeriggio avremo maggiori informazioni sulla situazione e sull’eventuale utilizzo di ammortizzatori sociali per cercare di gestire una situazione che potrebbe avere risvolti drammatici nel futuro”.
Le segreterie sindacali, tramite i dirigenti David Bassi (Fiom Cgil), Fabiano Venuti (Fim Cisl) e Giorgio Spelat (Uilm Uil) hanno informato le segreterie nazionali “per poter condividere un tavolo a livello di gruppo e definire il percorso a tutela delle maestranze e del prosieguo aziendale. Solidarietà e partecipazione subito condivisa dai segretari territoriali di Cgil, Cisl e Uil con Giareghi-Colautti-Oddo per una crisi che potrebbe estendersi a macchia d’olio anche in altre realtà”.