Lo scalo giuliano ha un nuovo partner internazionale confermandosi una realtà portuale e logistica sempre più attrattiva per gli investitori esteri. Nella nuova zona franca di Bagnoli della Rosandra (FREEeste) nasce una nuova collaborazione pluriennale tra Interporto di Trieste, Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale e British American Tobacco.
BAT ha annunciato oggi alla presenza dei Ministri Stefano Patuanelli (in collegamento) e Giancarlo Giorgetti, del governatore Fvg Massimiliano Fedriga e di altre Autorità, l’apertura a Trieste del centro di innovazione e sostenibilità di livello mondiale “A Better Tomorrow Innovation Hub” con un investimento totale fino a 500 milioni di euro nei prossimi cinque anni e oltre 2.700 posti di lavoro per la realizzazione diretta o indiretta delle attività del futuro polo.
Su un’area di 20.000 mq a Bagnoli della Rosandra di pertinenza dell’interporto di Trieste, in regime di punto franco, nascerà appunto l’hub che ospiterà uno stabilimento di produzione per il mercato italiano e l’esportazione globale e la digital boutique di BAT: un laboratorio di innovazione e centro di eccellenza per la trasformazione digitale e il marketing digitale, dedicato alla ricerca, allo sviluppo e alla produzione di linee di prodotto a rischio potenzialmente ridotto come le sigarette elettroniche e i prodotti medicinali per la terapia sostitutiva della nicotina.
La collaborazione prevede il coinvolgimento dell’Interporto di Trieste sia per la costruzione delle nuove strutture, sia per la gestione dei servizi di logistica inbound e outbound dell’intero complesso. I lavori per la costruzione del complesso inizieranno a breve e il primo modulo sarà completato e attivato nel 2022.
Il nostro paese ha già da molti anni un ruolo fondamentale nello sviluppo del business di BAT, e attraverso questa iniziativa a Trieste, l’Italia diventerà l’hub centrale e motore della trasformazione dell’intera azienda. Non è un caso che Trieste, centro di eccellenza riconosciuto a livello mondiale nella scienza, con 30 centri di ricerca attivi e città con il più alto numero di ricercatori in Europa, sia stata scelta come sede dell’impianto. Le collaborazioni che si possono creare in un contesto così stimolante e all’avanguardia sono fondamentali per creare sinergie che possono rappresentare un’opportunità di sviluppo dell’economia locale e nazionale.
“Siamo orgogliosi di annunciare l’apertura di ‘A Better Tomorrow Innovation Hub’, un elemento fondamentale nei nostri obiettivi di trasformazione per ridurre l’impatto del nostro business sulla salute. La città di Trieste è stata scelta come sede di questo progetto in quanto centro leader per l’innovazione, cosa che dimostra le capacità del nostro Paese” ha dichiarato Roberta Palazzetti, presidente e ad di BAT Italia e area director per il Sud Europa.
“Questo investimento rafforza ulteriormente il legame tra BAT e l’Italia. Negli ultimi anni, BAT ha contribuito alle entrate erariali dello stato con oltre 2 miliardi di euro l’anno tra accise e IVA. Con questa iniziativa vogliamo assumere un ruolo più attivo nella trasformazione del nostro settore, attraverso lo sviluppo di prodotti innovativi che soddisfino le preferenze dei consumatori adulti e attraverso un processo di innovazione continua che possa realizzare un reale cambiamento in termini di sostenibilità e di riduzione del nostro impatto sulla salute. L’Innovation hub costituisce un punto di incontro dei nostri valori, tutti finalizzati alla costruzione di A Better TomorrowTM”.
Il lancio di questo hub porterà alla futura creazione di 2.700 posti di lavoro previsti, tra cui circa 600 posti di lavoro diretti stimati che includeranno risorse STEM, altamente qualificate nel campo della Ricerca e Sviluppo e della digitalizzazione; circa 2.100 posti di lavoro indiretti in termini di indotto stimati sia a livello locale che nazionale.
Va rilevato che questo nuovo insediamento è un tassello fondamentale del più ampio progetto di sviluppo, iniziato nel 2017 dall’Interporto di Trieste con l’acquisizione dell’area di Bagnoli della Rosandra (FREEeste), e finalizzato all’ammodernamento e ampliamento delle proprie infrastrutture logistiche a supporto dell’incremento dei traffici e dell’intermodalità del sistema regionale. Nell’arco temporale 2018-2021 l’interporto ha già investito oltre 30 milioni di euro nella riqualificazione dell’area di Bagnoli e nello sviluppo della sede di Fernetti, supportato dai principali soci industriali e finanziari (Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, Friulia Finanziaria Regionale, Camera di Commercio della Venezia Giulia e la tedesca Duisburger Hafen).
Su questo punto il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, Zeno D’Agostino ha dichiarato: “L’investimento di BAT è strategico per Trieste e l’intera Regione perché porta valore, occupazione, traffici marittimo-portuali e soprattutto si inserisce in un’evoluzione complessiva di riconfigurazione delle supply chain all’interno di una globalizzazione sempre più regionalizzata. Premia anche il lavoro di questi anni in cui l’Autorità di Sistema Portuale ha costruito un territorio integrato dal punto di vista logistico, industriale e di utilizzo del Porto Franco. Ed è in quest’ottica che l’operazione è importantissima: si tratta del primo vero insediamento industriale in Porto Franco negli ultimi trent’anni. Siamo di fronte a un evento eccezionale che accogliamo con entusiasmo”.
Sulla stessa linea anche Paolo Privileggio, presidente e ad dell’Interporto di Trieste “Questa operazione conferma il ruolo di cerniera dell’Interporto di Trieste quale driver di crescita del nostro territorio. Oggi inizia un percorso con BAT che auspichiamo sia solo l’inizio. Sono già state individuate tra le due società delle possibili aree di futuro sviluppo che potrebbero sfociare in nuove iniziative e sulle quali cominceremo a lavorare a breve”.
I COMMENTI. “Considero l’arrivo di BAT un primo grande risultato del lavoro che abbiamo impostato e per i quali ci siamo impegnati per anni: finalmente accade quello che abbiamo sempre perseguito e per cui abbiamo lavorato: in porto si può fare manifattura e produzione, sfruttando il porto franco”. Lo afferma la presidente del gruppo Pd alla Camera Debora Serracchiani, partecipando a Trieste alla presentazione dell’investimento della British American Tobacco, che realizzerà un grande stabilimento produttivo con sede a FreeEste, negli spazi in regime di punto franco creati a Bagnoli della Rosandra da Interporto e Autorità portuale.
“Il lavoro sinergico che abbiamo fatto dal Governo al Parlamento alle Istituzioni locali – aggiunge Serracchiani – è la prova che un territorio già attrattivo può diventare punta avanzata della trasformazione produttiva ed ecologica. La deindustrializzazione di Trieste si può invertire, facendo forza sui driver che la rendono speciale e sui quali abbiamo investito. Possiamo solo continuare – conclude la parlamentare – a lavorare per creare condizioni sempre più favorevoli perché dopo Bat vengano altri players”.
“Il grande investimento che la BAT ha voluto fare a Trieste è la chiara rappresentazione di come le politiche industriali della Regione e del Comune di Trieste siano state efficaci nell’attrarre investimenti importanti come quello annunciato oggi. Facendo squadra tra Europa – dove per primi abbiamo incontrato i rappresentanti della BAT al Parlamento europeo – e territorio, siamo riusciti a portare un grande risultato non solo per Trieste, ma per tutta la Regione con importanti risvolti in tema di occupazione e indotto”, dichiara in una nota Marco Dreosto, europarlamentare e coordinatore Lega Fvg.
“Il sistema Trieste funziona e attrae realtà produttive di spiccata notorietà che investono sul territorio e credono nelle sue potenzialità”. Queste le parole del consigliere regionale Giuseppe Ghersinich (Lega). “La Regione Friuli Venezia Giulia, con l’opera del presidente Massimiliano Fedriga e di tutta la squadra di governo, sostiene e incentiva l’insediamento di realtà produttive che offrono concrete prospettive occupazionali e di crescita. Ricerca, innovazione e sostenibilità – continua il consigliere regionale Ghersinich – sono soltanto alcune delle caratteristiche che riteniamo centrali per lo sviluppo del Friuli Venezia Giulia”.
“Quando si parla di un investimento pari a 500 milioni di euro in 5 anni e prospettive di lavoro pari a 2.700 unità – rimarca Ghersinich – è chiaro che tutto il sistema, dalle istituzioni ai privati, stanno lavorando bene e con il preciso obiettivo di rendere Trieste e il territorio regionale sempre più attrattivo e appetibile a nuovi investimenti”.
Il consigliere Ghersinich conclude dicendo: “C’è chi fa politica con tante chiacchiere e pochi fatti, la Lega e il centrodestra che governano la Regione e la città di Trieste, invece, sono soliti concretizzare le progettualità indispensabili al territorio e ai cittadini che vi abitano”.