Burgo Group uno dei principali produttori europei di carte grafiche e speciali, annuncia che oggi si è concluso positivamente il processo di ristrutturazione del proprio debito.
L’accordo siglato, volto a riequilibrare la situazione finanziaria e rafforzare il patrimonio del Gruppo, ha visto coinvolti la Società, la Famiglia Marchi e le banche finanziatrici, Mediobanca, Unicredit, Intesa Sanpaolo, Banco Popolare, Banca Popolare di Milano, Monte dei Paschi di Siena e Veneto banca.
L’operazione prevede la conversione di 200 milioni euro di debito a medio e lungo termine in strumenti finanziari partecipativi sottoscritti da Mediobanca, Unicredit, Intesa SanPaolo e Banco Popolare. A seguito di tale conversione, Burgo riduce, quindi, il proprio indebitamento a 690 milioni conseguendo un risparmio annuale di circa 15 milioni di oneri finanziari. Gli stessi istituti bancari in ottica di lungo periodo hanno, inoltre, messo a disposizione di Burgo ulteriori 100 milioni da utilizzare nell’eventualità in cui la Società avesse bisogno da qui al 2022 di rafforzare ulteriormente il proprio patrimonio.
Parallelamente alla conversione del debito in strumenti partecipativi, le banche del breve si sono impegnate a garantire a Burgo il supporto finanziario necessario per l’implementazione del piano Burgo2020 che rimane la pietra miliare per migliorare ulteriormente la competitività del Gruppo.
Oggi inoltre, l’assemblea dei soci ha eletto il nuovo cda che rimarrà in carica fino all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2017.
Nel corso del primo cda l’organo amministrativo ha nominato, Alberto Marchi presidente della Società e confermato Paolo Mattei nel ruolo di ad.
Burgo Group riduce il debito
Conversione di 200 milioni euro di debito a medio e lungo termine in strumenti finanziari partecipativi sottoscritti da Mediobanca, Unicredit, Intesa SanPaolo e Banco Popolare
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