A difendere la posizione della parte sindacali nel braccio di ferro con la Federazione regionale delle Bcc interviene Roberto De Marchi, segretario generale della Fiba Cisl di Udine
“Non devo senz’altro io fare il distinguo tra quali sono i diritti e quali sono i drivilegi – dichiara – e perché si chiamano diritti e non privilegi. Credo, però, che se una economia, un sistema ha le risorse per poter erogare una produttività, questa vada erogata secondo gli accordi presi.
Credo che se abbiamo fatto delle norme di tutela dei lavoratori, questo non può che far bene.
Non credo che se domani tutti noi prenderemo mille euro al mese e, ovvio, senza alcun diritto, tutti staremo meglio. È questo che si desidera?
Noi i sacrifici li abbiamo fatti e li faremo ancora, ma per le nostre aziende. Non siamo così certi di volerli fare per i nostri presidenti che troppo spesso si dimenticano di chi tutti i giorni con impegno e volontà vorrebbe costruire il suo futuro in una banca di credito cooperativo, ma viene svilito e svuotato.
Le gestioni bancarie di Hypo Bank o Banca popolare di Cividale ci devono pur avere insegnato qualcosa? O no!!
Forse perchè questi comportamenti succedono un po’ dappertutto, ultimamente e per questo, forse pare il caso di non fare tante storie altrimenti si passa per vetero e retrivi.
La dignità, il rispetto, la giusta retribuzione, fanno parte delle conquiste, parziali, di questi ultimi tempi”.