Entro il prossimo primo luglio i Centri provinciali per l’impiego dovrebbero passare in mano alla Regione, ma il condizionale è d’obbligo perché il rischio è che non si faccia in tempo a perfezionare tutti i passaggi necessari. Si parla di 18 centri, nei quali operano 176 persone, delle quali quasi un centinaio nella sola provincia di Udine.
La legge regionale, che istituirà un apposita area all’interno della Direzione regionale, ha appena passato il vaglio della Commissione regionale, ma mancano meno di due mesi e alcune problematiche non sono state risolte.
A farsi portavoce delle preoccupazioni è l’assessore al Lavoro della Provincia di Udine, Leonardo Barberio: “Gli stessi uffici regionali paiono dubbiosi sul rispetto del cronoprogramma, perché è ancora tutto in alto mare. Anzi, gli assessori Panariti e Panontin avevano ipotizzato nuovi termini, ma l’ipotesi è tramontata per questioni di scadenza dei contratti di lavoro a tempo determinato, anche perché la Regione ha espresso l’intenzione di regolarizzare i rapporti in corso. Per i Centri per l’impiego, dal punto di vista logistico, non cambierà molto: resteranno dove sono, ma vanno affrontati problemi di vario come la voltura dei contratti di affitto, delle utenze in capo alla Regione, l’armonizzazione dei numeri di protocollo e anche la possibilità di far comunicare il sistema software attualmente gestito dai centri con quello regionale. Il timore, evidenziato, anche dalle altre tre Province, è che il lavoro dei Centri per l’impiego subisca un pesante rallentamento. Sarebbe un fatto imperdonabile, tanto più che questa struttura ha dimostrato di svolgere un ottimo lavoro e vanta un’efficienza ben superiore alla media nazionale nel collocare le persone, nonostante le loro competenze siano estese a molti altri servizi. Stiamo facendo il possibile per rendere il più indolore possibile il passaggio, nonostante la nostra netta contrarietà al provvedimentoperché, a mio modo di vedere, si tratta di una scelta del tutto inutile”.
Avanti tutta
L’assessore regionale al Lavoro, Loredana Panariti, è certa invece certa che il termine sia compatibile con il processo di riorganizzazione in corso: “Stiamo lavorando assiduamente assieme agli enti coinvolti. Conto di arrivare alla scadenza senza alcuna interruzione degli uffici e di avviare il percorso di miglioramento della rete regionale dei servizi per l’impiego. L’importante è che tutti assieme si lavori per raggiungere un traguardo importante, anche perché è necessario che vi sia una governance pubblica dei servizi dell’impiego e implementare le buone prassi e la rete sul territorio, senza dimenticare che dobbiamo dare certezze alle persone che ci lavorano. Saremo sicuramente operativi dal primo luglio, anche se dobbiamo risolvere varie questioni anche apparentemente banali, come i sistemi informatici usati, ma dobbiamo crederci”.