Due padiglioni, oltre mille metri quadri di spazi occupati, 74 aziende partecipanti. Con Comet, il Cluster della Metalmeccanica del Fvg, il comparto produttivo si impone a SamuExpo 2022, la fiera internazionale – che racchiude 4 saloni: SamuMetal, SamuPlast, SubTech e Fabbrica 4.0 – in cui dal 31 marzo al 2 aprile a Pordenone le aziende friulane presenteranno le più avanzate tecnologie per l’industria manifatturiera.
Una presenza da record – quasi il 20% degli spazi totali della manifestazione – dovuta proprio al co-organizzatore dell’evento, insieme a Pordenone Fiere: il Cluster Comet che, in linea con la propria identità di aggregatore di forze e competenze, ha realizzato un’offerta ad hoc per le aziende del Friuli Venezia Giulia.
Ulteriore supporto in fiera arriva da Friulovest Banca, che grazie all’accordo preso con il Cluster della Metalmeccanica Fvg ha sostenuto le aziende socie dell’istituto di credito contribuendo per il 10% ai costi di area espositiva e allestimento.
Ecco quindi che Comet ha creato nei padiglioni 8 e 9 della fiera un vero e proprio nucleo in cui i visitatori potranno incontrare le PMI della metalmeccanica locale e verificare di persona la dinamicità del comparto.
Un nucleo che avrà il suo cuore pulsante al padiglione 8, dove sarà posizionata Piazza Comet, lo stand in cui fare networking. Il supporto di COMET alle imprese a SamuExpo arriva anche per lo sviluppo del business, infatti il Cluster friulano, in collaborazione con Sprint Fvg, ha organizzato incontri e negoziazioni tra circa 30 aziende e 10 responsabili acquisti di importanti realtà di Austria, Svizzera e Germania, mercati che rappresentano gli obiettivi focali per le imprese friulane.
“Piazza Comet” sarà uno spazio condiviso per incontrarsi e fare rete, ma sarà soprattutto il luogo dove toccare con mano l’evoluzione tecnologica. Quale miglior occasione di SamuExpo, infatti, per dare dimostrazione della possibile e vincente interazione tra uomo e macchina. Ecco quindi che Comet porta in fiera alcuni esempi di tecnologia collaborativa. È il caso del Cobot dotato di intelligenza artificiale, capace di sfidare l’uomo nel gioco del tris e con il quale i visitatori si potranno misurare e divertire.
Sempre allo stand Comet si potranno vedere gli speciali occhiali DynaEdge che non solo forniscono informazioni in tempo reale a chi li indossa, ma sono anche in grado di registrare e trasmettere dal vivo la loro situazione a un esperto collegato in remoto per interagire e ricevere assistenza. Una tecnologia evoluta volta a promuovere il nuovo servizio di Comet, in collaborazione con Centro Friuli e Sprint FVG, Digital Meeting, risposta alla necessità manifestata da molte aziende durante e dopo la pandemia di portare nuovamente in visita, seppur virtualmente, i propri clienti negli stabilimenti produttivi. Questo strumento di business permette alle PMI di avere il supporto di uno staff specializzato e un’ampia scelta di hardware avanzati, come occhiali smart e webcam ad alta definizione da installare all’interno della fabbrica.
Dalla visita virtuale dell’azienda a quella della fiera, Comet ha inoltre implementato, in collaborazione con Sprint FVG, un Tour digitale interattivo al fine di coinvolgere gli espositori nella loro promozione industriale. Questa tecnologia sviluppata da FairsGate, proprio come Google Street View, permetterà di visitare la fiera anche dopo la sua conclusione; grazie a questa tecnologia i visitatori, anche internazionali, potranno spostarsi tra gli stand dei padiglioni 8 e 9 da remoto per non perdersi le novità proposte dagli espositori attraverso contenuti multimediali.
“La crescita della manifattura è strettamente legata all’innovazione tecnologica – spiega Saverio Maisto, direttore del Cluster friulano che rappresenta gli interessi di 5 mila aziende e impiega oltre 72 mila addetti – e dobbiamo convincerci che l’adozione dei robot non è nemica dei lavoratori ma alleata. Industry 4.0 ha permesso alla metalmeccanica regionale di stravolgere la propria visione dell’organizzazione dei ruoli del sistema produttivo, che considera centrali la collaborazione tra uomo e macchina, la formazione continua e la qualità della vita lavorativa, perni sui quali ruota la produttività”.
“Questo significa – prosegue Maisto – che nelle nostre aziende l’uomo resterà sempre centrale e insostituibile, infatti alle macchine spetterà il lavoro più duro e logorante, permettendo all’uomo di generare valore, svolgendo i compiti più qualificanti. Inoltre va sottolineato che i primi 5 Paesi più automatizzati al mondo, Germania, Svezia, Giappone, Corea del Sud e Singapore registrano il minor tasso di disoccupazione. Una condizione che riporta a un altro tema centrale, ovvero quello del reperimento di forza lavoro qualificata”.
SamuExpo sarà per il comparto della metalmeccanica regionale anche l’occasione per attrarre le nuove generazioni e avvicinarle a un mestiere che sta cambiando radicalmente proprio grazie al diffondersi dell’Industria 4.0. Infatti, giovedì 31 marzo Comet, in collaborazione con i principali istituti ed enti di formazione della regione, accoglierà 500 studenti delle scuole medie e superiori e li guiderà in una visita dedicata presso le imprese espositrici nei padiglioni 8 e 9. Questa occasione permetterà a studenti e imprenditori di conoscersi e confrontarsi sulle competenze necessarie al mondo della meccanica.
In contesto economico e produttivo che muta in modo fulmineo, le aziende meccaniche dimostrano ancora una volta la propria resilienza e propensione al cambiamento, interpretato come opportunità di sviluppo. Sono molteplici infatti, le realtà che a SamuExpo si presenteranno forti del nuovo modello di business della servitizzazione, che si incentra sulla trasformazione delle aziende dalla vendita di un prodotto alla fornitura di un servizio. Una nuova identità che coniuga l’indiscussa abilità nella lavorazione e nella produzione di componenti, alla capacità di trovare soluzioni ad ogni esigenza offrendo anche una moltitudine di servizi e competenze progettuali, anche trasversali, acquisite attraverso anni di esperienza ma anche frutto delle aggregazioni di imprese. Un’offerta completa e forte che permette alle PMI di affermarsi sui mercati internazionali.
Comet – Cluster della Metalmeccanica del Friuli Venezia Giulia – svolge il ruolo di coordinatore del sistema Metalmeccanico Regionale, in particolar modo delle imprese operanti nella meccanica, termoelettromeccanica, componentistica, materie plastiche, metallurgia e produzione di macchinari.
Un Cluster che rappresenta circa 5.000 imprese, oltre 72.000 occupati e 6 miliardi di euro di export. Il più importante in Friuli Venezia Giulia, considerato che il 48% delle Imprese del manifatturiero in regione opera nel settore delle Metalmeccanica.
Quindi, in qualità di soggetto di riferimento dell’interno comparto metalmeccanico della regione, Comet struttura progetti e attività che nascono sempre dal bisogno emerso dal tessuto imprenditoriale e punta all’attivazione delle sinergie tra i soggetti pubblici e privati del Cluster della Metalmeccanica, con l’obiettivo di svilupparne le potenzialità ed enfatizzarne le competenze.